E’ polemica su II Commissione e bilanci, la versione di alcuni consiglieri e gli sfoghi del Sindaco

di Michele Bruno – Nella giornata di ieri si sono svolte due sedute, una di Consiglio Comunale, e una in II Commissione Bilancio.

Il Sindaco di Messina ha criticato oggi il comportamento dei consiglieri sul proprio profilo Facebook. Per lui si è trattato di due sedute “pi babbiari”.

Cateno De Luca si è scagliato contro i no del gruppo del M5S e di Bramanti, definiti preconcetti, e con gli astenuti, perché afferma De Luca “L’anomalia del nostro regolamento consiliare è questa: i no si sommano agli astenuti quindi chi non ha IL CORAGGIO per votare no si astiene ottenendo il medesimo risultato”.

Spieghiamo meglio: nella seduta consiliare del pomeriggio si era discussa l’approvazione dello schema di affidamento in house ad Amam di una serie di servizi per l’ammontare del costo di 12 milioni, per la pulizia di caditoie, griglie di scolo e tombini per la raccolta delle acque bianche, cura degli spazi verdi, cimitero centrale e cimiteri suburbani, immobili comunali incluse le scuole, oltre che per le fontane ornamentali.

La Commissione in mattinata invece riguardava l’esito del bilancio previsionale 2021-2023. In questa occasione il Sindaco ha iniziato ad illustrare la sua proposta di bilancio, fermandosi solo a pagina 10 della sintesi del corposo documento finanziario.

Subito dopo la chiusura della Commissione, sopraggiunta perché non si era raggiunto l’accordo per esitare la delibera di bilancio, si è svolto il Consiglio Comunale. La discussione del bilancio è infatti rimandata a domani. Ad un certo punto, durante i lavori consiliari, il Sindaco è intervenuto alzando notevolmente il tono di voce, e criticando il fatto che non si fosse votato in precedenza in Commissione. A suo dire si era trattato “di un dibattito surreale e vergognoso”.

In seguito si è rivolto al Presidente del Consiglio comunale esortandolo subito ad intervenire per una presunta violazione del regolamento comunale che sarebbe stata commessa, secondo il suo punto di vista, dal Presidente della Commissione Bilancio Massimo Rizzo, per non aver esitato il corposo bilancio previsionale 2021-2023.

Il Consigliere Comunale Giuseppe Fusco nel suo intervento ha esortato il Sindaco a mantenere un contegno sobrio e rispettoso dell’aula e delle prerogative dei consiglieri e a questo richiamo si è assistito all’ennesimo sfogo da parte del Sindaco che ha causato l’interruzione dei lavori, con l’abbandono da parte dei Consiglieri del Movimento 5 stelle alquanto contrariati per il comportamento tenuto dal Sindaco.

 

Abbiamo chiesto un chiarimento al consigliere Pippo Fusco sul loro voto. Fusco ha spiegato “in piena situazione emergenziale , come quella che sta vivendo la città, ogni somma disponibile deve essere destinata al mantenimento del tessuto sociale ed economico, oltremodo provato da questa pandemia, dunque la parte più bisognosa dei cittadini, ma anche alle famiglie e alle attività economiche che rischiano seriamente di chiudere. Il Gruppo consiliare ha anche evidenziato le carenze tecniche della proposta in quanto non si era proceduto alla dovuta indagine di mercato per verificare se , per i medesimi servizi assegnati, con un contratto di oltre 12.000.000, 00 di euro all’AMAM in sei anni, non ci fosse magari un privato che si dichiarasse disponibile per un importo minore”.

Sui lavori della II Commissione chiarisce:

“Il Sindaco è aduso solo ad usare ossimori , prima ci esorta a studiare definendoci asini, contemporaneamente vuole e pretende, anche adducendo presunte violazioni di regolamento, che i Consiglieri procedano ad esitare le migliaia di pagine del bilancio previsionale, dal contenuto anche molto tecnico, solamente in qualche ora di seduta di Commissione e ciò in totale spregio di quelle che sono i diritti doveri di ogni singolo Consigliere di studiare , approfondire e proporre” 

Conclude il Consigliere Fusco chiedendosi e chiedendo alla città “se questo è un sindaco”. 

Il Capogruppo del PD Gaetano Gennaro, membro anche lui come Fusco della Commissione bilancio, dal suo canto, ci ha fornito la propria versione dei fatti:

“Non è nostra abitudine esitare delle proposte di deliberazione senza prima aver fatto i dovuti approfondimenti, soprattutto in materia di Bilancio. Pur non contestando le motivazioni dell’urgenza dichiarate dal Sindaco poco prima della chiusura dei lavori di Commissione, credo che nessuno possa contestare che il bilancio sia un atto complesso che necessita di un minimo di tempo per valutarne il contenuto. Valutazione che, com’è normale, non può essere effettuata in poche ore. Del resto è insito nel ruolo stesso del Consigliere comunale controllare l’operato dell’amministrazione e dare i necessari indirizzi, soprattutto in sede di approvazione di bilancio. Non c’è stato, pertanto, da parte nostra alcun intento dilatorio e/o ostruzionistico, ma solo un legittimo e garbato richiamo al ruolo politico/amministrativo che deve essere svolto dalla Commissione e al rispetto delle prerogative proprie di ogni Consigliere comunale. Per questo motivo non abbiamo aderito alla richiesta di alcuni colleghi di inviare la proposta di deliberazione direttamente in Consiglio comunale senza ulteriore sedute di Commissione, esprimendo tutti un voto di astensione. Così facendo, a nostro avviso, non si sarebbe agevolato o accelerato il percorso di approvazione della proposta di delibera sul bilancio, ma si sarebbe soltanto defraudato il ruolo della Commissione preposta, rinviando tutto il lavoro istruttorio ad un’assemblea, quella del Consiglio in seduta plenaria, molto più numerosa e, come tale, molto meno celere. Purtroppo, nel clima istituzionale e politico che il Sindaco ha generato, qualsiasi dichiarazione o comportamento politico rischia di essere travisato, facendo giungere ai cittadini un messaggio distorto e molto distante da quella che è la realtà dei fatti. Come sempre il nostro gruppo cercherà di entrare nel merito della questione relativa al bilancio e svolgerà con coscienza e onestà intellettuale il ruolo di controllo e di indirizzo che i cittadini ci hanno democraticamente assegnato. Tutto questo senza mai assumere atteggiamenti ostruzionistici, cosa che non rientra nel nostro modo di fare, e senza impiegare più tempo di quello che ci è necessario per i gli approfondimenti del caso. In passato è già capitato che il Consiglio approvasse atti finanziari importanti nel giro di pochi giorni, forzando oltremodo i tempi della discussione senza che ve ne fosse una reale necessità. Ritengo che questo modo di fare non sia di garanzia per i cittadini e finisca per svilire il ruolo stesso dell’istituzione Consiglio comunale”.

 

 

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