di Fra Giuseppe Maggiore – “Un tempo dello Spirito” è ciò che i Frati Minori del “SS. Nome di Gesù” e alle Sorelle Povere della Federazione “Santa Eustochia” propongono in questo tempo di pandemia.
Frati e Sorelle Clarisse di Sicilia, una realtà complementare ispirata a Francesco e Chiara di Assisi per il bene della Chiesa, durante il messe di febbraio desiderano stare tra la gente con la preghiera, manifestando la gioia di una relazione bella e semplice con il Signore.
Il Ministro Provinciale dei Frati Minori di Sicilia Fra Antonino Catalfamo nel presentare l’iniziativa che coinvolgerà non solo conventi e monasteri, ma tutti i fedeli che desiderano dedicare del tempo allo Spirito, afferma: “Durante questo mese vogliamo anche prepararci, ascoltando il Signore, a riqualificare l’azione evangelizzatrice alla quale Dio stesso ci chiede di collaborare. Ogni uomo e ogni donna desidera incontrare e sperimentare nella fede, soprattutto in questo momento della storia dell’umanità, sofferente a causa della pandemia, la vicinanza di veri uomini di Dio che siano disposti a donare la vita: l’assenza di Dio nella vita degli uomini è, infatti, peggiore della stessa pandemia”.
“Vogliamo rispondere a questo grido della gente? Non chiede denaro; desidera Dio! Ascoltiamo con umiltà e semplicità il grido dei fedeli e anche di coloro che non rientrano nel “gruppo fedeli” delle nostre realtà” asserisce Fra Antonino.
Ognuno ha la possibilità di vivere questo tempo di pandemia come un vero momento di grazia, la possibilità di una nuova rinascita, di dare un colpo d’ala che dia senso alla nostra vita. È facile distrarsi, occupare l’intera giornata tra i social, il lavoro, il cinema, lo sport… ma del vero tempo per te riesci a ricavarlo?
Per tutto il mese di febbraio sulla pagina Facebook dei Frati Minori di Sicilia, sarà trasmessa l’intera giornata di adorazione e preghiera che le fraternità delle Sorelle di Santa Chiara e dei Frati Minori prepareranno per pregare con la gente che lo vorrà.
Sarà un’occasione forte e bella per fare esperienza di preghiera, ma anche di comunione. Un modo per ringraziare il Signore per il lavoro di tanti uomini e donne che in questo tempo di pandemia hanno continuato a spendersi per il prossimo.
Crediamo con forza che Dio farà grandi cose con ciò che noi siamo, non più di un piccolo resto, pochi pani messi nelle mani del Signore perché Lui realizzi nuove manifestazioni della Sua Presenza nella concretezza dell’oggi della storia dell’umanità.