Il Gruppo di Iniziativa Civica “Rispetto Messina” ha inoltrato una nuova nota in cui esprime le sue critiche all’atteggiamento usato ultimamente dal Sindaco di Messina, Cateno De Luca, sul ruolo del Prefetto e delle Istituzioni, di seguito:
Il Presidente della Regione, annunciando la istituzione della cosidetta “zona rossa” in tutta la Sicilia, ha osservato che le varie ordinanze valgono a ben poco se non vengono applicate e fatte rispettare.
Ed a tal fine ha evidenziato come sia fondamentale il ruolo dei Prefetti e dei Sindaci, in termini di controllo ed attuazione delle misure e disposizioni previste, nel quadro di una leale collaborazione.
Un invito rivolto, quindi, anche al Prefetto ed al Sindaco di Messina.
Sindaco che, nel frattempo, nello sfornare una sua ennesima ordinanza da simil lockdown, amabilmente, definiva il Presidente Musumeci e l’Assessore regionale alla Salute “assassini”, accusandoli di pluriomicidio colposo, e rafforzando questo concetto con scurrili performance mediatiche.
Inoltre, nel corso delle sue logorroiche dirette ha ancora una volta preannunciato sommosse popolari, dopo aver qualche mese fa incitato alla rivolta.
Propositi, forse dovuti ad una eccessiva foga demagogica, che potrebbero essere visti come ribellisti ed eversivi, conditi dal florilegio di insulti, attacchi personali e demonizzazioni quotidiane, esternati non da soggetto politico, ma nella veste di rappresentante delle istituzioni e pubblico ufficiale.
Atteggiamenti questi, che creano disorientamento ed alimentano spaccature profonde nella comunità messinese.
Sarebbe quantomai opportuno sentire una voce rasserenante che richiami il Sindaco a comportamenti più consoni al suo ruolo istituzionale, ed inviti tutti i soggetti interessati a fronteggiare la situazione di emergenza a deporre le armi e collaborare nell’interesse esclusivo dei cittadini.
E questa voce non può che essere che quella del Prefetto, che rappresenta, a livello territoriale, lo Stato ed il Governo.
Prefetto che non può continuare ad assistere da spettatore a quanto di deprecabile continua ad accadere. Perché lo scontro così aspro tra istituzioni non è assolutamente compatibile con il periodo di estrema difficoltà che stanno vivendo la città e la provincia di Messina.
Un periodo di emergenza sanitaria accompagnata da una emergenza sociale ed economica, in cui sarebbe necessario un fortissimo senso di responsabilità diffuso a tutti i livelli, a partire da coloro che svolgono ruoli istituzionali.
Ruoli che per loro natura implicherebbero il rispetto degli altri, sobrietà e serietà di comportamenti e ricerca delle sinergie più ampie con tutte quelle realtà nazionali, regionali e locali che debbono fronteggiare questo lungo periodo di crisi.
E chiediamo un intervento sereno ma fermo del Prefetto perché questo organo monocratico esercita anche un ruolo importante per quel che riguarda i rapporti fra Stato ed Autonomie locali, delle quali assicura il regolare funzionamento; richiamando, ove occorra, i rappresentanti di tali Enti, quali i Sindaci, all’assolvimento dei loro doveri nel pieno rispetto della Costituzione italiana, su cui hanno prestato giuramento.