Di Michele Bruno – Il Sindaco di Messina si dimette, con un lunghissimo sfogo in diretta con cui elenca tutti i suoi principali nemici.
Dimissioni che saranno efficaci solo tra venti giorni, entro i quali potrà ritirarle, e in cui ha già annunciato che non avrà contatti con i giornalisti ma parlerà solo attraverso la sua pagina facebook e le sue dirette. “Non è solo una dimissione, ma spero si accendano i fari su Messina e sulla malagestio siciliana”.
Cateno De Luca ringrazia tutti coloro che gli hanno chiesto di restare e manifestato solidarietà nei suoi confronti, ma lancia le sue stilettate contro chi, a suo dire, fa parte del “Sistema di quelli che comandavano a Messina” e che vorrebbero farlo fuori.
Il breve ringraziamento va a coloro che hanno scritto messaggi di stima e solidarietà su whatsapp, ai manifestanti che oggi gli hanno chiesto di restare in Piazza Municipio, ai consiglieri Libero Gioveni, quelli del gruppo misto e quelli del gruppo di Forza Italia.
Nel lungo elenco di avversari e nemici, cui non risparmia accuse, di cui cita post su Facebook e dichiarazioni, l’on. Franco De Domenico, l’avvocato Ferdinando Croce, il sindacalista Michele Barresi, il Direttore Generale di Asp Paolo La Paglia, Il Presidente della Regione Musumeci e l’Assessore Ruggero Razza. Durissime critiche persino al dpcm del Presidente Conte.
De Luca contesta le dichiarazioni rilasciate al nostro giornale da Croce, citandoci, e definisce lui e De Domenico come suoi futuri avversari alla guida della Città.
Dice di aver presentato un nuovo esposto contro le dichiarazioni di La Paglia dello scorso 17 Dicembre e una denuncia ad un commerciante che lo avrebbe minacciato, decisione presa, a suo dire “per tutelare l’incolumità pubblica”.
“sono amareggiato dall’odio social che si è riversato contro di me, per questo ho scritto questa lettera di dimissioni” afferma. Lettera che legge in diretta.
Il Sindaco però lascia spazio alla possibilità di restare “riscriverò la mia ordinanza già revocata, sarà riscritta, sistemata, in modo da essere inattaccabile, e spiegata meglio”. Chiarisce.
E detta le sue condizioni “resterò se lasceranno che l’ordinanza abbia effetti e se La Paglia non sarà più manager di Asp” afferma perentoriamente.
“E se avrò finalmente i dati delle utenze dei rifiuti Covid, dei contagiati e dei vaccini” aggiunge.
D’altronde lui stesso ha detto di avere in programma domani un Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza in Prefettura e di sperare di poter partecipare ad un prossimo consiglio “che i consiglieri di FI hanno chiesto per evitare le mie dimissioni”.
Una stilettata va infatti anche al Consiglio Comunale, reo, a suo dire di aver “convocato la riunione di martedì senza concordare con me giorno e ora, contro di me. Ma siccome non mi sono mai sottratto al confronto, se il Presidente Cardile si concorderà con me, io ci sarò”.
Insomma il Sindaco lascia aperto più di uno spiraglio. C’è da ritenere che sarà ancora per molto alla guida della Città.