di Martina Galletta – L’equilibrio di genere è ormai al centro dell’agenda politica delle istituzioni pubbliche e rappresenta una priorità strategica per le imprese in tutti i settori di attività. Le politiche adottate dalle imprese così come dalle istituzioni pubbliche non sono, infatti, neutrali e determinano effetti diversi in relazione al genere. Da qui la necessità di orientare il processo decisionale e l’utilizzo delle risorse tenuto conto delle differenze di genere e della necessità di ridurre le disuguaglianze non soltanto tra uomo e donna ma anche rispetto a tutte le altre forme di gender diversity.
Su tale tematica, l’Università degli Studi di Messina è protagonista del progetto LeTSGEPs “Leading Towards Sustainable Gender Equality Plans in research performing organisations” finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Progetto Horizon 2020 Research and Innovation Framework, relativo alla diffusione dei piani di gender equality nelle istituzioni universitarie e nei centri di ricerca a livello internazionale.
Il team di ricerca, coordinato dalla professoressa Luisa Pulejo, è composto dai professori Carlo Vermiglio e Guido Noto del Dipartimento di Economia, dalla dott.ssa Valeria Naciti e dalla prof.ssa Giovanna Spatari, prorettrice al Welfare e alle Politiche di Genere di UNIME.
Il progetto, coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia annovera alcuni tra i più prestigiosi atenei pubblici e centri di ricerca internazionali tra cui la Max Planck Society for the Advancement of Science (Germania), l’Institute of Marines Sciences, Spanish National Research Council (Spagna), la CY Cergy Paris Université (Francia), il Mathematical Institute of the Serbian Academy of Sciences and Arts (Serbia) e la Faculty of Economics, University of Tirana, (Albania).
Giorno 14 gennaio 2021, alle ore 10.30 sulla Piattaforma Microsoft Teams si terrà un evento di carattere nazionale dal titolo “La cultura di genere nella programmazione e nella rendicontazione delle Università”. Per partecipare all’evento accedere tramite il seguente link https://tiny.cc/culturadigenere.