Messina zona rossa da domani, cosa comporta l’ordinanza di Musumeci?

di Michele Bruno – Ieri è arrivata la notizia ufficiale: Messina è zona rossa.

E’ stata pubblicata l’ordinanza n.7 di ieri con cui il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, dispone il lockdown in Città a decorrere da domani, lunedì 11 Gennaio 2021, fino al 31 Gennaio 2021.

Cosa comporta l’ordinanza?

 

  1. divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati per i messinesi, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, o motivi di salute.
  2. è consentito però il transito, in ingresso ed in uscita, dal territorio comunale per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Ciò è chiaramente consentito per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nell’assistenza in questa emergenza l’emergenza.
  3. è consentito il transito per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni e servizi essenziali, nonché raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o in cui gli spostamenti siano consentiti dalle norme vigenti.
  4. rimane consentito il transito, in entrata ed in uscita, per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali connesse al ciclo biologico delle piante.
  5. vige il divieto di circolazione, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese.
  6. sono sospese tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado.
  7. chiusi gli uffici pubblici, esclusi quelli connessi ai servizi essenziali e di pubblica utilità.
  8. sospese le attività commerciali al dettaglio, tranne le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nel dpcm del 3 dicembre 2020, anche se esercitate nelle medie e grandi strutture di vendita (compresi i centri commerciali).
  9. chiusura dei centri commerciali o outlet ad eccezione delle attività commerciali al punto 8.
  10. restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie secondo gli ordinari orari di lavoro.
  11. nelle giornate festive è vietato l’esercizio di ogni attività commerciale, ad eccezione di edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
  12. Resta consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.

Specifichiamo quali sono le attività di commercio al dettaglio che, come da punto 8, restano aperte secondo il dpcm del 3 Dicembre 2020:

• Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici.
• Commercio al dettaglio di tabacco in esercizi specializzati ivi inclusi gli esercizi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione.
• Commercio al dettaglio di carburante per veicoli in esercizi specializzati.
• Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni in esercizi specializzati.
• Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (incluse ceramiche e piastrelle) in esercizi specializzati.
• Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.
• Commercio al dettaglio di macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura e per il giardinaggio.
• Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati.
• Commercio al dettaglio di libri in esercizi specializzati.
• Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici .
• Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio.
• Commercio al dettaglio di confezioni e calzature per bambini e neonati.
• Commercio al dettaglio di biancheria personale.
• Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero in esercizi specializzati.
• Commercio di autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori.
• Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati.
• Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati .
• Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati.
• Commercio al dettaglio di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti.
• Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati.
• Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia.
• Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
• Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini.
• Commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali.
• Commercio al dettaglio ambulante di profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri
detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati.
• Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono.
• Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.

Va chiarito che restano quindi chiuse le attività previste all’allegato 24 del dpcm: barbieri, parrucchieri, lavanderie e servizi di pompe funebri.

Bar, ristoranti e pizzerie, da dpcm, resteranno chiuse e potranno effettuare solo consegne a domicilio.

Tuttavia va detto, l’ordinanza prevista dal Sindaco di Messina, che sarà spiegata stasera alle 21, potrebbe portare a modifiche con la limitazione degli orari di lavoro per le diverse attività aperte, ma il Sindaco sta valutando anche la possibilità per legge di chiudere ulteriori attività che restano consentite.

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