Covid. San Fratello: lo strano caso dei falsi positivi, intervenga Razza

di Salvatore Di Bartolo – Ciò che si è verificato a San Fratello è a dir poco imbarazzante: un grossolano errore tecnico ha infatti letteralmente seminato il panico tra la popolazione causando momenti di fortissima apprensione e grande preoccupazione tra i residenti.

L’errore in questione riguarda una notevole quantità di tamponi alterati che ha generato un corposo numero di falsi positivi ai test rapidi eseguiti dai medici dell’USCA il cui risultato è stato poi immediatamente confutato da test svolti presso altra sede il cui esito è stato poi a sua volta confermato dal molecolare.

A tale incresciosa vicenda è seguito come di consueto il solito fastidiosissimo scaricabarile, con i dirigenti medici che hanno fatto ricadere le responsabilità sulle ditte fornitrici dei tamponi le quali si discolpano a loro volta adducendo le colpe alla temperatura od a non so quale strano fenomeno atmosferico.

Come sempre a fare le spese delle inefficienze di un sistema rivelatosi troppo spesso inadeguato sono i semplici cittadini, i quali sono costretti a subire passivamente i danni economici e psicologici dell’imperizia altrui.

È doveroso che l’ assessore regionale alla Salute Ruggero Razza vanga a conoscenza di questi episodi tanto surreali quanto deplorevoli affinché possa intervenire per individuare le reali cause del problema ed evitare che lo stesso possa replicarsi in futuro, perché a quanto pare ciò che è accaduto a San Fratello.

Ciò che è successo nel centro nebroideo non è un caso isolato, anche in altri comuni siciliani è accaduto che i risultati dei tamponi fossero alterati.

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