Di Michele Bruno – La questione dei rifiuti dei malati Covid e dei loro conviventi, a Messina, è diventata un rompicapo. Il Sindaco aveva accusato Asp di avere creato un disservizio, e di non averlo portato a termine, scaricando tutto sul Comune.
La gestione del servizio, per cui si sono riscontrate diverse falle, è stata al centro di una riunione, lunedì, un vertice tra Asp e Giunta De Luca.
In particolare, in relazione all’episodio da cui il Sindaco ha fatto scaturire la polemica, sul mancato ritiro dei rifiuti speciali presso il domicilio di due cittadini contagiati da coronavirus, e per questo in regime di isolamento domiciliare, l’Asp di Messina ha ritenuto di chiarire la sua versione dei fatti.
“Esistono – scrive Asp in una nota – due tipi di rifiuti speciali Covid.
I primi, quelli prodotti dai contagiati, rifiuti A, sono serviti, come da ordinanza regionale di marzo poi rinnovata a settembre, da una ditta specializzata nel trattamento di rifiuti speciali su incarico dell’ASP.
I rifiuti di tipologia A1, invece, sono quelli dei conviventi dei contagiati che sono in quarantena. Secondo l’ordinanza regionale, la raccolta e lo smaltimento di questa tipologia di rifiuti è competenza del Comune di Messina”.
“Il tavolo di lavoro – ha ammesso il Neocommissario Furnari – ha evidenziato un grosso difetto di comunicazione tra i due enti che ha contribuito a creare ritardi e malfunzionamenti del servizio”.
“I rifiuti A, nei Comuni di Messina, Alì Terme, Antillo, Castelmola, Cesarò, Fiumedinisi, Forza D’Agrò, Furci Siculo, Gallodoro, Gaggi, Itala, Letojanni, Mandanici, Mongiuffi Melia, Nizza Di Sicilia, Pagliara, Roccalumera, Rometta, Sant’ Alessio Siculo, Santa Teresa Di Riva, San Teodoro, Saponara, Savoca, Scaletta Zanclea, Spadafora, Torregrotta, Valdina, Venetico, Villafranca Tirrena, sarà l’Asp di Messina, attraverso la ditta Medieco Servizi s.r.l. a gestire la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone molecolare in isolamento obbligatorio e conviventi.
Per questa tipologia di utenze è sospesa la raccolta differenziata dei rifiuti” ha chiarito.
“Il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti delle utenze di tipo A1 – invece – cioè i contatti non conviventi, i soggetti positivi al tampone rapido, i soggetti positivi al test sierologico continua ad essere curato dai Comuni tramite le ditte affidatarie del servizio, seguendo in via precauzionale le seguenti modalità:
a. è sospesa la raccolta differenziata dei rifiuti dell’utenza, ove in essere;
b. tutti i rifiuti domestici dell’utenza, indipendentemente dalla loro natura e compresi fazzoletti, rotoli di carta, teli monouso, mascherine e guanti, sono considerati rifiuti indifferenziati e pertanto raccolti e conferiti insieme;
c. tali rifiuti dovranno essere richiusi con almeno due sacchetti uno dentro l’altro (o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica) possibilmente utilizzando un contenitore a pedale;
d. i sacchi devono essere chiusi adeguatamente utilizzando guanti monouso; devono essere mantenuti integri e pertanto non devono essere schiacciati o compressi; si deve evitare l’accesso di animali da compagnia ai locali dove sono presenti i sacchetti di rifiuti.
Per 29 comuni della provincia il servizio è curato dall’ASP direttamente attraverso la ditta Medieco Servizi, mentre per i rimanenti 79 lo stesso viene gestito in proprio dagli stessi comuni attraverso le ditte affidatarie del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, con onere di rimborso da parte della stessa ASP, su indicazione del competente Assessorato”.
Secondo le ricostruzioni di alcune fonti, che al momento non possiamo verificare, Messinaservizi sarebbe stata impossibilitata, a partire da Aprile e per tutta la seconda ondata, a smaltire correttamente i rifiuti di tipo A1, poiché Asp aveva smesso di fornire la lista dei nominativi corretti, in quanto figuravano tra essi anche alcuni che sarebbero dovuti appartenere al tipo A. Messinaservizi, stando sempre alle fonti, avrebbe inviato diversi solleciti e diffide ad Asp per le presunte carenze, non solo delle liste, ma anche nel puntuale smaltimento dei rifiuti A di sua competenza.
Si tratterebbe di una grave inadempienza di Asp, visto che L’articolo 2, comma 3, dell’ordinanza del Presidente Musuemeci, dispone che “L’Azienda Sanitaria Provinciale, nei casi di motivata e dimostrata impossibilità, anche sopravvenuta, ad effettuare il servizio di cui al punto precedente, ne dà tempestiva comunicazione ai Comuni. In tali circostanze, il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento è disposto dal Comune nel rispetto del Codice dei Contratti e viene svolto secondo le modalità di cui seguente comma”.
Dunque Asp in tal caso avrebbe dovuto avvertire il Comune, affinché fosse Messinaservizi Bene Comune a svolgerlo.
Vi aggiorneremo su eventuali sviluppi e vedremo se le fonti sono verificate.