Può capitare, a volte, di trovarsi in difficoltà poiché si ha bisogno di un farmaco durante la notte o nei giorni festivi. Ad esempio, quando sale la febbre improvvisamente, o quando ci si trova in vacanza. In questo caso, è necessario avvalersi della guardia farmaceutica, ovvero un servizio offerto dalle farmacie secondo la turnazione stabilita annualmente dall’Ordine dei Farmacisti per garantire l’approvvigionamento dei farmaci anche durante gli orari di chiusura.
Solitamente, nelle grandi città, il servizio di guardia farmaceutica è sempre disponibile, ma la situazione è diversa per i paesi più piccoli dove non è presente nessuna farmacia oppure solo una. In questo caso, pertanto, i cittadini devono percorrere molti km per trovare la farmacia più vicina aperta, e può essere anche una problematica per quanto concerne la divisione a zone stabilita dal DPCM. In questo caso, per raggiungere una farmacia in un altro comune, se ci si trova in zona rossa o arancione, occorre specificare sull’autocertificazione che si tratta di motivi di salute. Ovviamente, però, è consigliato trovare prima la farmacia più vicina a te e poi raggiungerla per andare a colpo sicuro ed evitare di girovagare a vuoto. Nella zona gialla, invece, non occorre l’autocertificazione anche per raggiungere una farmacia situata in un altro comune, ma bisogna comunque usare il buon senso e recarsi presso la farmacia più vicina per evitare assembramenti.
Come funziona il servizio di guardia farmaceutica
Il servizio di guardia farmaceutica è assicurato fino alle 20 a battenti aperti, e successivamente si svolge a battenti chiusi. In questo caso, il farmacista può limitarsi a distribuire medicinali urgenti (se riportato sulla ricetta oppure se il caso è valutato dal farmacista come urgente, anche se non vi è indicazione di urgenza sulla ricetta); materiale per medicare oppure alimenti “speciali”, come quelli per bambini (ad esempio il latte in polvere) oppure celiaci ecc. Al contrario, articoli come assorbenti e ciucci per bambini non configurano una situazione di urgenza sanitaria; pertanto, il farmacista può decidere di non venderli, anche perché non sono articoli venduti obbligatoriamente nelle farmacie.
Dopo le 20, inoltre, al farmacista spetta il cosiddetto diritto addizionale: il cliente deve corrispondere al farmacista una somma addizionale, che varia dai 7,50 ai 10 euro nelle zone rurali. Tale somma, è a carico del Servizio Sanitario Nazionale quando la prescrizione farmaceutica viene effettuata riportante l’indicazione di urgenza da parte del medico oppure quando è redatta dai medici della Guardia Medica o dal pronto soccorso. Il farmacista di turno, non può, di sua spontanea volontà decidere di non richiedere il costo addizionale.
Può capitare, inoltre, che il farmacista non sia fisicamente presente nella farmacia, anche se essa è indicata come farmacia di turno, specialmente nei piccoli Paesi. In questo caso, sulla porta della farmacia è affisso un apposito avviso con un numero di telefono che invita i clienti a telefonare in caso di urgenza; in quel caso il farmacista arriverà nel più breve tempo possibile per permettere ai richiedenti di approvvigionarsi dei farmaci o degli articoli richiesti.