di Michele Bruno – Una primula ci salverà tutti. Potrebbe essere lo slogan della prossima campagna di vaccinazione anti-Covid.
Sarà un fiore, una primula, il simbolo della campagna dei vaccini Anti-covid che partirà a metà gennaio. Il simbolo è stato realizzato e presentato dall’architetto Stefano Boeri, nel corso di una conferenza stampa con il Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri.
Lo slogan ufficiale è però “L’Italia rinasce con un fiore” e accompagnerà il simbolo durante tutta la campagna. “Questa idea di una primula che ci aiuti ad uscire da un inverno cupo è il messaggio che vogliamo dare – ha detto Boeri – il fiore è il segnale di inizio della primavera, un simbolo di serenità e rinascita”.
Gennaio (attorno alla metà del mese) sarà il momento d’avvio. “L’auspicio è che si possa partire in contemporanea in tutta Europa – ha detto il Ministro Speranza – è una proposta italiana”.
Nel giorno del via libera da parte dell’autorità statunitense per i farmaci Fda al vaccino Pfizer-BionTech e dell’annuncio dei primi vaccinati in Usa nelle prossime 24 ore, il Ministro della Salute ha illustrato in un forum all’Ansa la tabella di marcia della campagna e sottolinea come la sicurezza resti il criterio primario per le autorizzazioni ai vaccini.
Si partirà con una prima tranche di 10 milioni di dosi tra gennaio e marzo ma, in totale, l’Italia ha già opzionato 202.573.000 dosi.
“Gennaio sarà il mese delle vaccinazioni, ma il cuore della campagna vaccinale arriverà a primavera inoltrata perché – ha sottolineato il Ministro – non basteranno solo le prime due autorizzazioni ma abbiamo bisogno anche di ulteriori autorizzazioni di vaccini, che speriamo arrivino nel più breve tempo possibile”.
La prime due aziende che si prevede ottengano il via libera dalle autorità regolatorie e che forniranno i vaccini all’Italia sono Pfizer-BionTech e Moderna. Nel primo trimestre 2021 dovrebbero appunto fornire all’Italia da contratto rispettivamente 8,749 milioni di dosi e 1.346.000 dosi. Pfizer ha già ottenuto il via libera dalla Fda e l’ok dell’autorità europea per i medicinali Ema dovrebbe arrivare nella riunione fissata per il 29 dicembre.
Sono 1.874.323 le persone da sottoporre al vaccino anti Covid nella prima fase che scatterà a gennaio. Le prime categorie che saranno vaccinate sono: operatori sanitari e sociosanitari e il personale e gli ospiti delle Rsa. Stando ai numeri, una persona da vaccinare su tre si trova in due sole regioni, Lazio e Lombardia. Nella prima le persone da sottoporre al vaccino sono 356.824, nella seconda 308.494. La Sicilia con 111.449 persone è la settima delle regioni italiane.
Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, ha spiegato che la distribuzione avverrà soprattutto “nei quasi 300 presidi individuati per la somministrazione, la quale riguarderà in una primissima fase operatori sanitari che lavorano nelle strutture sanitarie e ospiti e personale sanitario delle Rsa“.
“E’ lecito pensare che entro la fine dell’estate offriremo il vaccino a tutti i residenti del nostro Paese”, ha affermato Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e membro del Comitato Tecnico Scientifico, intervenendo su Rainews24.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha concluso invece al forum Ansa “ci saranno massimo rigore e massima sicurezza, la vaccinazione sarà volontaria e sicura”. Stando a quanto detto più di dieci giorni fa dallo stesso Ministro in audizione al Senato, inoltre, sarà gratuito per tutti e la distribuzione sarà “centralizzata”, coinvolgendo anche le forze armate.