Il Movimento politico civico Cambiamo Messina dal Basso interviene sulla gestione della questione riguardante la didattica durante questa seconda ondata della pandemia Covid, da parte dell’Amministrazione Comunale e di Asp:
Secondo l’ultima ordinanza sindacale le scuole primarie e secondarie di primo grado a Messina potranno riaprire da lunedì dopo avere completato lo screening sanitario, a cui va detto si è sottoposta una percentuale marginale della popolazione scolastica cittadina.
Tra ricorsi e pronunce del Tar, dirette facebook ed ordinanze comunali, polemiche sui social e sulla stampa, si conferma dunque l’unico fatto certo ed incontrovertibile di questa vicenda: il comune di Messina è stato tra i pochi comuni in Italia ad avere chiuso le scuole elementari e medie senza avere avuto dati certi che lo richiedessero ed anzi nonostante i dati ufficiali dichiarassero un numero minimale di contagiati; inoltre è probabilmente l’unico comune in Italia che ha decretato la chiusura delle scuole pur essendo in zona gialla.
Questa situazione assurda viene accettata dai vari livelli istituzionali (Prefettura, Regione, Governo) ed addirittura in parte confermata dal Tar (vedi l’ultima pronuncia, seppure non definitiva), pur essendo normativamente definito che il sindaco non può assumere provvedimenti più restrittivi rispetto a quelli decisi a livello regionale e nazionale, né che provvedimenti così severi possano essere presi in mancanza di un dato epidemiologico certo ed addirittura senza il parere delle autorità sanitarie.
Nel frattempo, e comprensibilmente, genitori, studenti e personale scolastico continueranno a vivere nella preoccupazione e nell’incertezza, non sapendo a questo punto di chi fidarsi. L’ordinanza sindacale di ieri, infatti, continua a non rendere noti nuovi dati ed anzi prevede riaperture nonostante la situazione sia similare a quella delle scorse settimane, quando le scuole rimasero invece chiuse.
Che fare dunque?
A parte le responsabilità di tale situazione, che devono essere, a nostro avviso, accertate sul piano giudiziario, è evidente l’incapacità di Comune ed Asp a gestire l’attuale situazione .
Gli interventi che ci aspettavamo e ci aspettiamo, in rapporto alle competenze specifiche, sono quelli diretti a migliorare il servizio di trasporto per evitare assembramenti sui bus, verificare se i lavori di edilizia leggera per avere ambienti più adeguati nelle scuole siano finiti, comunicare per tempo i risultati dei tamponi effettuati, pubblicare i dati disaggregati per comprendere le vie del contagio e l’effetto delle politiche anti-covid (attendiamo da giorni che l’ASP risponda alla nostra richiesta di accesso ai dati relativi al comune di Messina), adeguarsi alle indicazioni e prescrizioni dei vari decreti-legge, dpcm ed ordinanze ministeriali e regionali visto che valgono per tutti i comuni, Messina compresa.
Nell’augurarci che prima o poi chi di competenza intervenga per ristabilire la certezza del diritto in riva allo Stretto, vorremmo sapere chi mai sarà chiamato a pagare i danni educativi che tale assurda querelle tra Comune ed Asp sta causando in città.