Una nomina politica che ha lasciato dubbi sulla legittimità quella del nuovo segretario dell’Autorità Portuale dello Stretto, sempre più “stellata”. Il Ministero della Difesa ieri si è pronunciato sulla concessione dell’aspettativa al Dott. Domenico La Tella, individuato a fine ottobre scorso dal Comitato di Gestione quale primo Segretario Generale dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, che quindi oggi ha assunto l’incarico completando così la governance dell’Ente.
Il Presidente Mega ha colto l’occasione “per ringraziare i componenti del Comitato di Gestione Ammiraglio Giancarlo Russo, Dott. Alberto Porcelli, Prof. Mario Caldarera e On.le Mimmo Battaglia per la collaborazione che stanno fornendo, consentendo un confronto sia sulla forma che sui contenuti della nostra azione amministrativa, ma anche i partecipanti all’Organismo di partenariato che, pur a volte nella diversità di veduta su alcuni argomenti, consentono approfondimenti importanti delle dinamiche portuali e forniscono spunti di riflessione che certamente contribuiscono a migliorare la gestione dell’Ente. Terminata la fase di start-up dell’Ente ora occorre impegnarsi con tutte le energie possibili per dare attuazione alle strategie definite nel Piano Operativo Triennale perchè effettivamente i nostri porti possano diventare in parte fulcro di una ripresa economica dei territori dell’Area dello Stretto. Sono certo che in questo processo sarò adeguatamente supportato dal nuovo Segretario Generale Dott. La Tella a cui formulo i miei migliori auguri di benvenuto e di buon lavoro”.
Nella riunione di ieri 2 dicembre il Comitato di Gestione ha approvato il Bilancio di Previsione del 2021 ed il Bilancio pluriennale 2021/2023 dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, unitamente al Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2021/2023 ed al Programma biennale 2021/2022 degli acquisti e dei servizi. Il bilancio è stato approvato preventivamente dal Collegio dei Revisori dei Conti che hanno accertato come esso sia stato impostato secondo gli schemi previsti dal regolamento di Amministrazione e contabilità, che è stata verificata la presenza di un sostanziale equilibrio rispetto alle previsioni di bilancio dell’esercizio finanziario 2020 e che sono stati osservati i limiti di finanza pubblica imposti dalle norme in materia.
Si tratta, di fatto, del primo bilancio del nuovo Ente con cui si creano le condizioni, anche dal punto di vista finanziario, per cominciare a dare attuazione alle strategie di sviluppo dei Porti dello Stretto contenute nel Piano Operativo Triennale 2020/2022 approvato nello scorso mese di agosto.
Un documento economico-finanziario che non può che essere condizionato dalla emergenza sanitaria in corso e che quindi prevede una diminuzione delle entrate in linea con quella che si è registrata nel 2020 per effetto delle riduzioni dei canoni demaniali e delle entrate per tasse portuali stabilite da #DLRilancio che prudenzialmente sono state confermate anche per il 2021 pur nella speranza che il prossimo esercizio sia meno caratterizzato dagli effetti di una pandemia che sembra indirizzata verso un definitivo contenimento.
Si conferma, in ogni caso, la buona capacità dell’Autorità di coprire le spese correnti, previste pari ad euro 10.592.057, con le entrate correnti, previste pari ad euro 16.223.000, generando un differenziale positivo di euro 5.630.943 che andrà a coprire le uscite in conto capitale per la realizzazione di interventi infrastrutturali. Le uscite generali si prevede potranno invece raggiungere la somma di euro 14.630.943, in parte coperte dall’applicazione di parte dell’avanzo di amministrazione disponibile, per effetto della previsione di rendere immediatamente disponibile un Fondo progettazione per le opere infrastrutturali di 9.000.000 di euro considerato dal Comitato di gestione prioritario per consentire di dotare l’Autorità di un parco progetti immediatamente cantierabili che comincino ad affrontare le tante criticità esistenti nei porti del sistema e migliorare l’operatività portuale e la qualità dei servizi ai passeggeri.
Il bilancio di previsione 2021 riporta un Avanzo di amministrazione presunto per l’anno in corso 2020 di euro 98.773.214. Una quota di tale avanzo, pari ad euro 9.801.553, è stata destinata pro quota al fondo TFR ed a fondi rischi; mentre la somma di euro 78.228.941 è stata vincolata ad impieghi in conto capitale. In particolare sono state assegnate risorse pari ad euro 67.600.000 agli investimenti previsti ed indicati nel piano triennale delle opere e dei servizi. La consistenza di cassa presunta al 31 dicembre 2021 ammonta ad euro 115.792.289 che conferma la solidità economico-finanziaria dell’Ente e la possibilità di affrontare con serenità l’importante programma di infrastrutturazione messo in campo.
Tra gli interventi più significativi che si intendono realizzare è la costruzione di una stazione marittima passeggeri, con annesso sistema di collegamenti pedonali protetti per i passeggeri a piedi, oltre al potenziamento degli ormeggi per i mezzi veloci nel Porto di Villa San Giovanni per una spesa prevista di 25.000.000 di euro da finanziare con risorse disponibili nelle casse dell’Autorità. Decine poi sono gli interventi previsti nei vari porti destinati in via prioritaria ad interventi importanti di manutenzione straordinaria, sia delle banchine, dei piazzali, degli impianti e degli arredi portuali ma anche al dragaggio manutentivo dei fondali. Complessivamente si prevede di attivare nel triennio 2021/2023 investimenti infrastrutturali per circa € 243.601.037, di cui € 50.540.588 già disponibili in bilancio, € 76.600.000 provenienti dalla finalizzazione vincolata di parte dell’avanzo di amministrazione disponibile, € 54.488.649 derivanti da finanziamenti dello Stato già assegnati e la parte restante, pari ad € 61.971.800, da coprire con finanziamenti già richiesti o da richiedere.
Confermati poi, anche per il 2021, tutti gli appostamenti in bilancio che hanno consentito di supportare, già nel 2020, operatori e concessionari ad affrontare la crisi economica conseguente all’emergenza da COVID-19 oltre alla previsione della disponibilità di fondi che potranno essere destinati al rilancio delle attività portuali e di quelle crocieristiche in particolare sulla scorta di un aggiornamento del Piano di azione per il contrasto all’emergenza sanitaria ed il rilancio dell’economia dei Porti del Sistema Portuale dello Stretto, già approvato ad aprile del 2020, che il Comitato di Gestione ha deciso di avviare sin dalle prossime settimane con incontri specifici con le singole categorie rappresentate nell’Organismo di partenariato.
Nel corso della riunione del Comitato di Gestione è stato poi dato atto che gli interventi previsti per il 2020 per il sostegno agli operatori portuali colpiti dalla crisi economica conseguente al COVID-19 sono stati largamente completati ed in particolare che sono stati già disposte riduzione dei canoni demaniali dovuti per il primo semestre dell’anno corrente a tutti quelli che ne hanno fatto richiesta in misura corrispondente alla percentuale di riduzione del loro fatturato nel 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Per il secondo semestre sono state già avviate le procedure per la acquisizione delle nuove istanze con l’obiettivo di riuscire al più presto a definire, con lo stesso criterio, anche le posizioni per il saldo dell’anno in corso. Da segnalare che tutte le risorse necessarie per dette attività, complessivamente stimate pari a circa 330.000 euro per l’anno 2020, sono state reperite all’interno del bilancio dell’Ente mediante corrispondenti riduzioni delle spese.
“Siamo soddisfatti – ha dichiarato il Presidente Mario Mega – del lavoro svolto dagli Uffici dell’Autorità, che ringrazio per la competenza e la disponibilità, nella predisposizione del progetto di bilancio e del piano triennale delle opere pubbliche e dei servizi che consentirà finalmente di avviare un importante programma di potenziamento delle infrastrutture portuali di tutto il Sistema dello Stretto e di sostegno, anche nella fase post-COVID, alle imprese portuali ed a tutte quelle che operano nei nostri porti per un rilancio concreto delle attività ed un nuovo e migliore riposizionamento sui mercati. Siamo consapevoli che parte degli operatori dei nostri porti hanno subito gravi perdite economiche per l’emergenza sanitaria e per questo motivo siamo pronti a sostenerli nella ripartenza con interventi e strumenti straordinari che cercheremo di mettere in campo d’intesa con gli interessati, nei limiti delle nostre competenze, eventualmente chiedendo al Governo nazionale sostegno sia economico che normativo”.