All’interno della Conferenza Episcopale Italiana esiste una Commissione che valuta i Film esprimendo “valutazioni morali ai fini pastorali”e che tali valutazioni sono vincolanti per la programmazione delle Sale dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica.
Così come riporta il quotidiano dei Vescovi Italiani, l’Avvenire, il sussidio della Commissione nazionale valutazione film della Cei Sguardi d’Avvento verso il Natale è strutturato in quattro tappe, legate ai Vangeli delle quattro domeniche di Avvento.
Per ogni settimana di Avvento viene proposto un film con una scheda che lo approfondisce secondo una studiata articolazione. Anzitutto c’è un richiamo al Vangelo di Marco, al quale segue una suggestione di papa Francesco con una citazione breve quanto il testo di un tweet. La scheda prevede anche una parola chiave che ci porta nelle pieghe del commento pastorale della domenica. Cuore della scheda è lo skyline, o sfondo cinematografico, il momento cioè in cui si offrono le chiavi di accesso al film proposto, elementi utili per cogliere i vari richiami pastorali ed educativi. In ultimo, un secondo consiglio di visione attraverso un titolo con maggiori potenzialità aggregative e dall’indubbio respiro familiare, scelto tra gli scaffali della storia del cinema.
Quello che vivremo sarà senza ombra di dubbio un Natale diverso, ma comunque possibile. In un momento in cui anche gli stimoli culturali e aggregativi sono inevitabilmente ridotti, con cinema, teatri e musei chiusi, la Commissione nazionale valutazione film (Cnvf), espressione dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, ha deciso di proporre un cammino cinematografico “differente” per questo periodo di preparazione al Natale, un modo bello attraverso una selezione di film da recuperare in ambito domestico semplicemente accendendo un computer, una smart-tv, un tablet oppure uno smartphone.
Il sussidio pastorale Sguardi d’Avvento verso il Natale aiuta a meditare sui Vangeli delle quattro domeniche di Avvento attraverso altrettante parole chiave: nostalgia, memoria, ricerca e incontro. A esse sono stati associati quattro titoli attuali, reperibili sulle piattaforme streaming: Tutto il mondo fuori (2020, su VatiVision) di Ignazio Oliva con la collaborazione di don Marco Pozza; La vita davanti a sé (2020, su Netflix) di Edoardo Ponti con Sophia Loren; L’altro volto della speranza (2017, su RaiPlay) di Aki Kaurismäki; e Bar Giuseppe (2020, su RaiPlay) di Giulio Base.
Curato da don Andrea Verdecchia, membro della Commissione film Cei, il sussidio permette di scandagliare la realtà odierna attraverso istantanee di un’umanità in affanno ma anche desiderosa di riscatto. «Un modo per accostarci al Natale stando più prossimi alla realtà – sottolinea Massimo Giraldi, presidente della Cnvf – e nel contempo nelle pieghe del Vangelo».
Si tratta dunque di un ciclo di visioni pronto a fornire occasioni di riflessione e dialogo per operatori pastorali e della comunicazione, educatori, catechisti e famiglie facendo i conti con un clima sociale difficile al tempo del Covid-19 ma anche con un diffuso spirito di resilienza. Come ricorda Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Cei, «dobbiamo provare a recuperare uno sguardo che sappia andare oltre l’emozione del momento e superare l’emergenza del tempo presente, per scorgere ancora una volta la stella».
A questi lampi di realtà e di un’umanità stretta nelle fatiche del quotidiano, ma motivata da un desiderio di riconciliazione e di domani, il sussidio della Cnvf abbina anche alcuni grandi classici della storia del cinema e opere di anni più recenti accolte da ampio consenso. Un modo per allargare il campo della visione e coinvolgere tutti i componenti della famiglia, piccoli inclusi.
Ecco allora che a ogni tappa viene abbinato un secondo titolo da approfondire: si va da La vita è meravigliosa («It’s a Wonderful Life», 1946), di Frank Capra, a Tutti insieme appassionatamente («The Sound of Music», 1965), di Robert Wise, dal cartoon Disney-Pixar Up (2009), di Pete Docter, fino al più recente Nativity («The Nativity Story», 2006), di Catherine Hardwicke.
Sguardi cinematografici di oggi e di ieri, quindi, pensati per tutta la comunità come un’occasione per abitare al meglio lo spirito dell’Avvento, alternando lampi di cronaca a immagini di tenerezza e oscillando dalla favola “laica” sul Natale allo sguardo ravvicinato sul vero Natale: quello illuminato dalla Luce di speranza.