Nella serata del 24 novembre, i Carabinieri della Compagnia di Taormina (ME) hanno arrestato il 22enne taorminese T.A., già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di quattro furti in appartamento, per un valore complessivo di 4000,00 euro circa, perpetrati nel mese di gennaio 2020 in 4 abitazioni nei Comuni di Gaggi e Castelmola.
I Carabinieri della Stazione di Graniti (ME), analizzando il modus operandi dei ladri, hanno intuito che i furti potevano essere opera della stessa mano e si sono messi immediatamente sulle tracce dei malfattori. Dalla visione incrociata delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza installati in prossimità dei luoghi in cui sono avvenuti i furti e sulle possibili vie di fuga, è stato possibile ripercorrere le varie fasi delle azioni delittuose. Le risultanze investigative hanno permesso di accertare inoltre che, in tutti e quattro i casi, si è trattato di un’azione ben studiata e pianificata.
Infatti, il reo, con un complice ancora in via d’identificazione, sceglieva con accortezza gli obbiettivi, individuandoli in immobili disabitati o comunque adibiti a seconda casa, ubicati all’interno di fondi agricoli e sprovvisti di allarme sonoro. Una volta stabilito l’obbiettivo, gli autori agivano di notte per non essere disturbati, introducendosi all’interno delle abitazioni previa forzatura di porte o finestre. Una volta dentro, in poco tempo, facevano razzia di tutto il materiale di valore presente, prediligendo televisori e dispositivi elettronici da poter rivendere, nonché monili in oro. I Carabinieri, nonostante le accortezze adottate dai rei per eludere le investigazioni, con un’attenta analisi dei vari indizi, sono riusciti a giungere alla compiuta identificazione del reo e raccogliere gravi indizi in ordine alla sua responsabilità per i quattro furti denunciati dalle vittime. La perquisizione eseguita a carico dell’indagato ha permesso, inoltre, di rinvenire una collana in oro asportata da una delle abitazioni depredate e di restituirla alla legittima proprietaria, consolidando ulteriormente il quadro probatorio acquisito contro di lui.
Il Gip del Tribunale di Messina, concordando con le risultanze investigative acquisite dalla polizia giudiziaria con il coordinamento della Procura della Repubblica, valutati i gravi indizi di colpevolezza e la pericolosità sociale dell’indagato, ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei suoi confronti.