di Michele Bruno – Continua il dibattito sulla gestione dell’emergenza sanitaria Covid 19 in Sicilia e la polemica riguardante i posti letto. Quattro giorni fa è giunta addirittura la notizia che il Ministero della Salute ha inviato i Nas in Sicilia proprio per chiarire e riscontrare i numeri reali.
Avevamo fatto il punto sulle vicende che vedevano protagonista il Policlinico di Messina, interessandoci alle critiche poste dall’Ex Rettore di Unime Pietro Navarra e dall’Ex Assessore Comunale Daniele Ialacqua sui fondi destinati da Banca D’Italia. Di recente abbiamo ricevuto la mail di risposta e delucidazioni del Commissario Straordinario Giampiero Bonaccorsi, che dirige il Policlinico G.Martino.
Il Commissario ha spiegato che “I Posti Letto – di seguito PL – di Terapia Intensiva destinati all’assistenza dei pazienti Covid positivi sono in atto 24. La programmazione regionale prevedeva originariamente l’attivazione in due step (15/11 e 30/11) ma dall’assessorato ci è stato chiesto di anticipare l’attivazione del secondo step”.
Cosa significa questo? Da una nota precedente del Direttore Generale di Asp, Paolo La Paglia, venivamo a sapere che da 12 posti di t.i. si implementava a 24. Adesso sappiamo che ciò è avvenuto dando seguito, ed anzi anticipando le scadenze della programmazione regionale. Non sono previsti quindi altri incrementi dei posti al momento, ma Bonaccorsi precisa:
“Nel caso in cui l’andamento epidemiologico lo richiedesse, in considerazione dell’andamento della curva dei contagi, è stata data un’ulteriore disponibilità di altri 14 PL, fino ad un totale pertanto di 38 PL, attivabili a seguito della fornitura delle necessarie apparecchiature da parte del Commissario Straordinario nazionale per l’emergenza Covid-19”.
Un’ulteriore precisazione poi viene data sui ricoveri ordinari:
“L’attuale Piano Regionale dei PL Covid, che può essere rimodulato e riadattato con immediatezza sulla base dell’andamento epidemiologico, prevede per il Policlinico di Messina, oltre ai 24 PL di Terapia Intensiva, 86 PL di degenza ordinaria destinati all’emergenza Covid”.
Per quanto riguarda invece i lavori al Padiglione C ha spiegato che vi sarà “la realizzazione di ulteriori 16 PL di Terapia Intensiva, l’allestimento di altri 16 posti letto di area sub intensiva, di cui il 50% immediatamente convertibili in posti di terapia intensiva nel caso in cui l’andamento epidemiologico lo rendesse necessario”.
“Questi interventi sono stati stabiliti – afferma il Commissario – dalla Regione Siciliana con il Decreto Assessoriale 550 del 19/06/2020, successivamente modificato dal Decreto Assessoriale 614 del 8 luglio 2020, che contiene la nuova programmazione dei posti letto di terapia intensiva e subintensiva della Regione ed il relativo piano dei costi. Questo piano recepisce il Decreto Legge 19 maggio 2020 n. 34 che prevedeva misure per il riordino della rete ospedaliera nazionale in emergenza COVID”.
Tali norme prevedono anche “interventi di adeguamento del Pronto Soccorso Generale, tuttavia – chiarisce Bonaccorsi – non sono state trasferite risorse né all’Azienda, né al Governo Regionale, atteso che l’esecuzione degli interventi e l’acquisto delle attrezzature necessarie poteva essere fatto solo direttamente dal Commissario Nazionale per l’emergenza COVID”.
Infatti“Il 9 ottobre – aggiunge – in piena fase di forte ripresa dell’emergenza, il Commissario Nazionale per l’emergenza ha delegato il Presidente della Regione, che si attivava, a sua volta sub delegando un Soggetto Attuatore per gli aspetti realizzativi, per la ricognizione e l’esecuzione degli interventi previsti”
“Gli interventi – conclude riguardo al Padiglione C – sono stati avviati dal Soggetto Attuatore il 9 novembre e saranno eseguiti da maestranze scelte e dirette dallo stesso sulla base dei progetti già redatti dal Policlinico. I tempi di esecuzione saranno assai più celeri rispetto alle procedure ordinarie ma non dipendono pertanto dalle attività dell’azienda.”.
A riguardo della questione dei Fondi inviati per il Policlinico da Banca d’Italia, su cui dubbi erano stati sollevati da Ialacqua, Bonaccorsi ha risposto:
“Si tratta di risorse erogate non direttamente all’AOU Policlinico ma regolarmente accreditate presso la casse regionali e destinate ad essere utilizzate ad integrazione di un più ampio investimento dedicato alla realizzazione di un polo infettivologico all’interno del Policlinico di Messina”.
Cosa ne deduciamo?
Chiarita la questione dei posti letto Covid al Policlinico, per quanto riguarda le tempistiche di erogazione e l’ammontare dei fondi per i lavori per la creazione di un polo infettivologico nella struttura ospedaliera universitaria (per cui l’Istituto di credito nazionale ha stanziato alla Regione una quota di 2,7 milioni) e per la data di inizio degli stessi, dovremmo chiedere ed ottenere chiarimenti dalla Regione Sicilia. Cosa che abbiamo fatto: nessuna risposta è al momento arrivata dall’Assessore alla Salute Razza, cui abbiamo fatto le stesse domande rivolte ai vertici del Policlinico, mentre abbiamo ottenuto riposta anche dal Rettore Cuzzocrea, che ha ritenuto che spettasse al Commissario la competenza dell’argomento.
Attendendo fiduciosi, vi aggiorneremo sui prossimi sviluppi.