di Luana Spanò – Una donna affetta da Covid stava ricevendo le prime cure presso la propria abitazione, ma ultimata la bombola di ossigeno, Nino Grillo, medico del 118, ha riscontrato impedimenti burocratici che hanno rallentato il suo intervento.
Il medico racconta: “Quando è finita la bombola, non mi hanno dato la seconda. Una collega mi ha detto che non poteva esserne consegnata un’altra, visto il divieto del responsabile del pronto soccorso. Ho trasportato la signora in ospedale, sull’unica ambulanza in servizio, ma una volta giunto nel presidio la stessa dottoressa mi ha detto che non poteva accettarla perché Covid positiva e che quell’ospedale non era centro Covid, invitandomi a gestire in autonomia la paziente”.
Ma sull’isola non è reperibile nessuna bombola di ossigeno neanche nelle farmacie, quelle a disposizione dell’ospedale, servono per il nosocomio e non possono essere utilizzate: “Qua siamo soli e ci va di mezzo la vita delle persone. È inspiegabile che un paziente possa restare senza ossigeno per via di una burocrazia miope che blocca una bombola di ossigeno all’interno di un ospedale”.
Grillo non sia arrende e chiama la centrale 118, ma purtroppo apprende che la paziente non poteva essere elitrasportata perché le sue condizioni erano compatibili con la terapia in casa.
Immediata la reazione dei parenti che hanno chiamato i carabinieri e finalmente è stata considerata la possibilità di permettere l’accesso della signora alla cosiddetta “area grigia” dell’ospedale, dove la paziente è stata assistita. La donna è adesso ricoverata presso il nosocomio di Barcellona Pozzo di Gotto.
Intanto il Direttore del Distretto Sanitario eoliano ha dichiarato: “Per l’emergenza ossigeno ho predisposto richiesta approvvigionamento di tutte le isole minori e delle Usca e il ritiro delle bombole vuote. Ho avvisato i medici di medicina generale di quella che è un’emergenza nazionale. Ho parlato con la dottoressa Rossitto ed in emergenza le bombole sono utilizzabili ma si è attivato un protocollo di emergenza per prendere ossigeno liquido in farmacia su richiesta Usca o medico di medicina generale”.