Sindaco particolarmente critico con l’Asp di Messina. Cateno De Luca nel corso di una diretta facebook ha anticipato e motivato le decisioni contenute nella prossima ordinanza in vigore da sabato 21 e sino al 3 dicembre, ma “tanto Musumeci ha già pensato alla domenica”.
Dati alla mano, o meglio, considerata la difficile tracciabilità della diffusione del virus a causa della insufficiente organizzazione dell’Asp, il sindaco ha voluto giustificare le prossime restrizioni imposte anche come conseguenza di quello che definisce “u babbiu”: ovvero quella che considera una sorta di sfida ai controlli da parte di molti cittadini.
In pratica, “non è che dopo le 19 il virus non circola più, ma certamente imponendo le limitazioni alla circolazione si aiuteranno i controlli da parte delle forze dell’ordine; fermo restando che chi ha necessità come disposto dal dpcm potrà comunque esibire l’autocertificazione”.
Altro capitolo riguarda le scuole. Anche in questo caso le difficoltà a definire numeri e diffusione del contagio, visto la lentezza delle risultanze dei tamponi, ha rimandato a martedì il confronto con l’Asp, i cui vertici sono stati convocati “in presenza” a Palazzo Zanca, decidendo di chiudere le strutture scolastiche da lunedì 22 a venerdì 26.
Garantite le lezioni in presenza per gli studenti disabili, ma il sindaco “striglia” anche quelle scuole che hanno deciso di non assicurarle nonostante la disponibilità economica del Comune.