Di Michele Bruno – In questi giorni il Policlinico e la gestione a Messina dell’Emergenza Covid sono sotto i riflettori per le scelte sui posti letto e i dubbi sul Piano regionale.
Alla polemica innescata dall’Ex Rettore Pietro Navarra, (l’abbiamo trattata qui) si intrecciano i legittimi dubbi già posti dell’Ex Assessore comunale Daniele Ialacqua. Di cosa parliamo?
Il 31 Marzo scorso la Banca d’Italia aveva promesso di donare 55 milioni all’interno del territorio nazionale per sostenere le comunità locali a fronteggiare l’emergenza Covid. Di questi, 2,7 milioni sono stati destinati al nostro Policlinico, per implementare a 32 i posti letto per le terapie intensive negli ospedali locali.
L’ex esponente della Giunta Accorinti si è chiesto se questi soldi fossero stati spesi e utilizzati correttamente, dal momento che “a Messina – apprendendolo dalla stampa in data 1 Novembre, sosteneva in un suo post , – vi sarebbero solo 12 posti di terapia intensiva al Policlinico, a cui si aggiungerebbero 7 posti al Papardo”.
A questo però aveva risposto la stessa Azienda 2 giorni fa “Fino a poche ore fa sembrava dominante l’idea secondo cui, esaurita la dotazione di 12 posti di terapia intensiva, il Policlinico “G. Martino” non avrebbe potuto accogliere altri pazienti COVID… La nostra Azienda aveva già accolto la richiesta degli organi regionali, incrementando i posti di terapia intensiva COVID sino a 24…”.
Ad ogni modo, con la risposta arrivata ad una mail da lui inviata a Banca d’Italia, si evinceva che “I fondi sono stati erogati e quindi sono nelle casse della Regione Siciliana”.
A queste conclusioni arrivava Messinatoday, il 2 Novembre: i 2,7 milioni “erano solo un primo contributo nell’ottica di una complessiva pianificazione la cui regia spetta a Palermo.”
A seguito del suo interessamento, anche Gazzetta del Sud aveva approfondito: <<Secondo quanto scrive oggi (ndr due giorni fa) la Gazzetta del Sud citando fonti regionali e del Policlinico, – scriveva Ialacqua – quei fondi “sono stati destinati in quota parte ad un più ampio progetto…che vede anche la realizzazione di 16 posti letto di terapia intensiva, l’allestimento di altri 16 posti letto in area di terapia sub intensiva di cui 8 immediatamente convertibili in posti di terapia intensiva”>>.
Si chiede l’esponente di Cmdb: “I fondi concorrevano alla realizzazione di un progetto regionale presso il Policlinico di Messina per l’allestimento di 32 posti di t.i.: che fine ha fatto questo progetto? – ed aggiungeva – Oggi veniva data notizia da organi d’informazione locali, con tanto di filmato, che erano iniziati i lavori per ristrutturare il padiglione C del Policlinico per l’allestimento di 16 posti di terapia sub-intensiva”.
“A ciò si aggiunge il ritardo – veniva detto su Messinatoday – con cui il governo ha approvato il piano di potenziamento dell’offerta di terapie intensive per i malati Covid. Il via libera del commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, è arrivato solo lo scorso 8 ottobre”.
Così erano sorte queste domande nella mente dell’Ex Assessore:
“– ma quindi in piena emergenza si sono tenuti nel cassetto 2,7 milioni di euro perché il governo avrebbe tardato a dare il via al piano della Regione?
– la Sicilia aveva già un piano per la nuova rete sanitaria pubblicato nel febbraio 2019 con decreto assessoriale n.22 che prevedeva per la provincia di Messina 70 posti letto di terapia intensiva di cui una quarantina a Messina: dove sono? Perché non avete incominciato a fare questi utilizzando anche i fondi Banca D’Italia?
In un recente servizio del Tg3 regionale si dà notizia che le procedure per realizzare il Piano covid della Regione Sicilia (per Messina +59 posti letto t.i.) dopo il via libera del commissario Arcuri, saranno avviate il 25 novembre. Ma quanto ci vorrà per vedere i nuovi posti letto?”
Conclusioni?
– Conosciamo i numeri del piano regionale per Messina (leggi qui), ma non sappiamo da ed entro quando, dove (in quali ospedali e con quale suddivisione?) e con quali fondi i posti saranno realizzati.
– Del progetto più ampio di cui parla la stampa sulla base di fonti istituzionali che dovrebbe portare a 59 posti t.i. a Messina, con 16 t.i. + 16 ordinari al Policlinico, “non si indicano – come evidenzia Ialacqua – né i tempi di realizzazione né i fondi necessari…”, ma nemmeno dove andranno gli altri posti di t.i. fino al numero di 59;
– Sappiamo che al momento ci sarebbero 24 posti t.i. al Policlinico e che probabilmente si passerà da 24 posti a 32/38. Avverrà già da domani o dal 30 Novembre?
– non è chiaro come e se stanno spendendo i fondi della Banca d’Italia, in particolare se sono stati usati nel passaggio da 12 a 24 posti detti…
– non è chiaro quando finiranno i lavori al padiglione C e come si chiedeva Ialacqua non sappiamo se c’entrino “con il progetto che Banca d’Italia pensava di finanziare, visto che si parla della realizzazione di 16 posti di terapia sub intensiva”;
Intanto, in attesa di nuove puntate della vicenda, abbiamo chiesto un chiarimento anche noi direttamente a Banca D’Italia sulla destinazione dei fondi.