Venetico: l’amministrazione acquisisce il castello medievale per 237 mila euro

Accordo raggiunto con il proprietario Alberto Cammarata: per 237 mila euro il castello medievale di Venetico, a rischio crollo e con un progetto di recupero finanziato di 2 milioni di euro, passa al Comune. Ad annunciarlo con soddisfazione il sindaco di Venetico Francesco Rizzo, che ha visto finalmente concludersi una vicenda annosa per l’intero comprensorio, che ora potrà pensare al castello come un luogo fruibile al pubblico e quindi un’attrazione turistica per la cittadina tirrenica e l’hinterland.

L’iter finalizzato all’acquisizione del castello rientra nel progetto di messa in sicurezza del costone roccioso: due milioni di euro concessi dal commissario di governo contro il dissesto idrogeologico. Una volta conclusi i lavori di messa in sicurezza di tutta l’area che circonda il castello, il Comune potrà presentare i progetti per il recupero e la riqualificazione dell’antica struttura.

Il castello fu edificato verso la seconda metà del XV secolo dagli Spadafora i cui discendenti diretti (da Alessandra Spadafora Principessa di Venetico, di Spadafora S. Martino e di Maletto con Pietro Ascenso Duca di Santa Rosalia) portano i cognomi Monroy e Samonà. Conservatosi in buone condizioni fino all’inizio del XX secolo, fu gravemente danneggiato dal sisma che colpì Messina nel 1908. Nonostante il terremoto e i bombardamenti dell’ultima guerra avessero provocato notevoli danni, la struttura è stata restaurata nel 1920 da Carmelo Samonà e dalla sorella Caterina e nel 1958-60 da Alberto e Antonio Samonà. Sino al 1969 rappresentava la residenza estiva della famiglia Samonà. È una costruzione a pianta quadrilatera con torrioni cilindrici agli angoli, edificato in cima alla collina su cui sorge la frazione di Venetico Superiore. Vi si accede da sud tramite una scalinata che un tempo culminava con un ponte levatoio, ora scomparso. Si conserva la cinta muraria con due dei torrioni (quelli sul lato ovest) in buono stato di conservazione, insieme a parte dei cammini di ronda. Sul lato nord-ovest sino al 2012 si potevano ancora notare i resti di ampi locali, un tempo adibiti a zona residenziale. Ad Est vi erano i resti di un’antica cappella. Benché alcune fonti attribuiscano il progetto di questo castello all’architetto Camillo Camilliani, non sono mai stati trovati riscontri negli elementi architettonici né documentazioni a suffragio di tale ipotesi.

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