Il primo progetto per la riqualificazione del litorale di Sant’Alessio Siculo, nel Messinese, risale al 1997. Da allora nessun intervento risolutivo nonostante i seri danni prodotti dalle mareggiate alle infrastrutture e il vistoso arretramento della linea di costa, in un’area che ha una classificazione R4, ossia di rischio molto elevato. Ma ora arriva la soluzione per merito della Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal governatore Nello Musumeci. Gli Uffici diretti da Maurizio Croce hanno infatti pubblicato la gara per opere a salvaguardia della costa e dell’abitato con un importo di poco inferiore ai nove milioni di euro. Si conclude così la lunga attesa dei residenti che, nel tempo, avevano maturato un legittimo scetticismo.
Ancora poche settimane e a Sant’Alessio Siculo, rinomata meta turistica della costiera jonica, il lungomare tornerà a vivere, dopo una stagione infinita nel corso della quale i moti ondosi si sono abbattuti sulle abitazioni in sostanziale assenza di barriere frangiflutti. Insufficiente anche il sistema di protezione in un tratto di costa che ha subito anche il fenomeno dell’erosione, senza alcun ripascimento naturale della spiaggia e con un equilibrio idrodinamico ormai compromesso. Un quadro allarmante se si considera anche la caduta del muro di difesa che delimita il mare dall’abitato e le minacce alle costruzioni e alle strutture ricettive poco distanti.
Tra le misure previste in progetto la realizzazione di una scogliera soffolta lato Capo Sant’Alessio e il completamento di quella in corrispondenza della condotta di scarico del depuratore comunale. Verrà altresì costruita una barriera radente in scogli cementati per un tratto di circa duecentocinquanta metri e ripristinata quella esistente. Si concluderà infine con la sistemazione del cordolo e della ringhiera del muro di contenimento.