“Tutti gli uomini del Sindaco”: tra doppi incarichi e curriculum Fenapi, ecco il quadro completo

Una importante inchiesta pubblicata oggi sulla Gazzetta del Sud, a firma Sebastiano Caspanello, fotografa senza indugi quali sono i limiti dell’amministrazione De Luca, dove con le ultime nomine si chiude il cerchio su come vengono affidati ruoli ed incarichi.

Che si comportasse credendo di essere come Re Sole lo avevamo compreso anche dopo il defenestramento del vicesindaco Mondello e il ridimensionamento dell’assessora Musolino, fuori dalle scene mediatiche ormai da mesi, ma certamente i dati pubblicati offrono un quadro più completo e rivelano come la “corte” che lo circonda è sostanzialmente quella fidata della sua rete aziendale, ovvero la Fenapi. Il vero satellite dell’universo deluchiano, metaforicamente ben rappresentato dalla foto scelta in copertina e regalata ai suoi followers.

Cateno De Luca si è sempre presentato come colui che avrebbe chiuso coi “bancomat” delle partecipate, ed ecco invece crearne di nuove e raggiungere la cifra di ben 54 incarichi, per un costo totale annuo che supera il milione di euro: 1.019.051.

I doppi incarichi poi, sembrano essere il suo modus operandi: solo per citare alcuni Roberto Cicala, ad esempio, è sia presidente della Patrimonio spa (27.549 euro) che consigliere dell’Amam (23.613 euro); Salvo Puccio presidente dell’Amam (27.549 euro) è stato anche nominato esperto per 21 mila euro l’anno della città Metropolitana, come accaduto a Carlotta Previti, attuale vicesindaco. Pietro Piccolo è liquidatore sia di Atm (27.549 euro) che di Innovabic (19.200). Fabrizio Gemelli è liquidatore Atm (27.549) ma anche consigliere della Messina Socila City (23.613 euro).

Altra caratteristica per “servire Palazzo Zanca” è aver maturato esperienza alla Fenapi, il patronato di cui ad esempio Roberto Cicala è da sempre l’informatico, ricoprendo anche un incarico a tempo determinato nel Comune di santa Teresa Riva.  Senza dimenticare che Giuseppe Campagna è invece nel cda di Caf FenapiSrl, ed anche Valeria Asquini, presidente della Messina Social City è anche presidente del circolo Fenapi Messina Dante, giusto per citare i più noti. Emblematico anche il caso, sempre riportato nell’inchiesta, di Margherita Melazzo, sindaco di Arismè, sempre assistente fiscale alla Fenapi,  e candidata alle ultime amministrative in una delle liste pro De Luca e di Angela Bertino, nel collegio sindacale della Patrimonio spa, anche lei responsabile fiscale alla Fenapi ma anche alla Dionisio srl (azienda di cui è dirigente il sindaco). (pal.ma)

 

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