Il Gruppo Caronte & Tourist e i Sindacati Confederali e di categoria hanno siglato stamane a Palermo un verbale di accordo per introdurre e sperimentare in azienda ulteriori “buone prassi” contro le discriminazioni di genere.
È il primo accordo di questo respiro e ambizione che viene siglato in Sicilia tra una grande azienda privata e il Sindacato, figlio di un’idea che ha cominciato a farsi largo quasi due anni fa – ha spiegato il responsabile del Personale del Gruppo C&T, Tiziano Minuti – dopo aver constatato che “malgrado gli enormi passi avanti degli ultimi tempi, anche il nostro resta un ambiente fondamentalmente maschile, nel quale le politiche di genere non sono ancora la normalità” e che dunque “era certamente il caso di misurarsi coraggiosamente con l’innovazione, dando in realtà corpo ad un aspetto di ciò che Caronte & Tourist definisce Responsabilità sociale d’impresa”
“Crediamo sia giusto e doveroso – ha dichiarato Lorenzo Matacena, Ad del Gruppo Caronte & Tourist – attivare un percorso di crescita graduale e costante sulla parità di accesso al lavoro, le dinamiche salariali e le progressioni di carriera nonché rafforzare e diffondere la consapevolezza dell’importanza di prevenire e contrastare atti e comportamenti lesivi della dignità delle lavoratrici”.
“E’ un accordo innovativo, che mette insieme occupazione e welfare dando un segnale importante su un tema quale quello del lavoro delle donne, oggi all’attenzione sia delle politiche nazionali che di quelle comunitarie. La nostra valutazione non può che essere positiva su un’intesa che tocca temi così importanti che ci auguriamo che possa fare da apripista per iniziative analoghe in altre aziende” – hanno dichiarato Mimma Argurio, segretaria regionale Cgil e Franco Spanò, segretario generale della Filt Cgil Sicilia.
Positiva anche la valutazione di Rosanna Laplaca, segretaria regionale Cisl Sicilia, che considera “importanti, tra l’altro, le misure di sostegno alla genitorialità, che riconoscono un incentivo economico e la possibilità di fruire di permessi ai lavoratori e alle lavoratrici con figli minori”, così come significativi sono per la Cisl “i passaggi che puntano a contrastare molestie e discriminazioni”.