“Dopo quanto assistito ieri dalla premiata ditta Conte, con quanto detto in conferenza stampa poi corretto in nottata, mi rendo conto che siamo in mano a gente che non è in grado di gestire una situazione del genere. Come per le scelte sulla movida, anche quelle sulla scuola mettono in luce un dato: l’imbarazzante improvvisazione”. Lo dice, in una nota, il sindaco di Messina Cateno De Luca.
“Nei prossimi giorni – prosegue – definiremo un nostro percorso, anche perché da parte del Governo si è già provveduto con tale DPCM a scaricare sui sindaci la responsabilità di scelte che non si è avuto il coraggio di prendere in ambito nazionale. A Messina infatti presenterò una mia ordinanza per cercare di evitare la morte economica prevista dalle nuove disposizioni nazionali”.
“Quella del Governo Conte si chiama istigazione al suicidio economico creata dalla sprovveduta visione del bene comune. Il presidente del Consiglio – conclude il primo cittadino – sta infatti ammazzando la nostra economia, colpendo una parte dei piccoli imprenditori. Ha detto in conferenza stampa che comunque saranno ristorati? Non mi fido. Da sindaco pretendo che tiri fuori i soldi e li trasferisca a tutte le attività che ha chiuso. In città tante di queste sono state da noi aiutati con la Messina Social Card, che a questo punto non esiterò a reintrodurre. Non posso far morire la gente”.