di Fra Giuseppe Maggiore – Ieri giornata particolare per i religiosi di Sicilia, dopo le professioni perpetue di undici salesiani provenienti da diverse nazioni nella Chiesa di San Francesco all’Immacolata a Messina, quattro Frati Minori hanno professato la Regola di Francesco di Assisi nelle mani del Ministro Provinciale Fra Nino Catalfamo, nella Cattedrale di Palermo.
Fra Antonio Gabriele Maria Timpanaro 30 anni, di Biancavilla, prima di entare in convento lavorava in un supermercato come macellaio e nel frattempo frequentava la Facoltà Teologica di Catania.
Fra Michele Giuseppe Mazzola 36 anni, di Castelbuono, si è laureato in Filosofia prima di frequentare i frati minori.
Fra Antonino Maria Ducato, 40 anni, ceramista di Porticello, aveva un’attività propria di ceramiche a Bagheria.
Fra Carmelo Maria Iabichella di Vittoria, anni 44, già sacerdote diocesano presso la Diocesi di Ragusa.
Tutti e quattro sono stati di Fraternità presso il Convento Santa Maria degli Angeli annesso al Santuario Nostra Signora di Lourdes a Messina e frequentato la Facoltà Teologica “ San Tomasso” dei Padri Salesiani.
In una Cattedrale di Palermo abbastanza piena rispettando le normative anticovid, il messinese Fra Antonino Catalfamo ha evidenziato diverse volte il vero significato della consacrazione definitiva al Signore: un morire a se stessi per risorgere in Cristo. Il saio francescano, voluto proprio da Francesco di Assisi a forma di croce, ricorda ai frati che con la professione solenne sono per sempre crocifissi come Colui che hanno scelto di seguire per tutta la vita.
La vocazione francescana non è altro che un’unione intima con Cristo povero e Crocifisso. Nel pronunciare la formula della professione in quel momento bello, emozionante e particolare, Fra Antonino, Fra Antonio, Fra Michele e Fra Carmelo hanno pronunciato quel si che li proietta ad essere crocifissi per amore di un Signore Crocifisso e Risorto.
Nella sua omelia Fra Antonino Catalfamo palesemente emozionato e spesso commosso ha raccomandato ai frati tutti di stare in mezzo alla gente per portare il buon odore del Vangelo, di essere l’immagine di Cristo tra i fratelli e le sorelle incontrati lungo la strada. Di essere i frati del popolo, di lavare i piedi ad ogni persona senza fare discriminazioni.
“ La gente – afferma il Ministro Provinciale – che vive momenti difficili, ha bisogno di vedere in voi l’azione di Cristo: l’accoglienza, la tenerezza, l’ascolto, la comprensione, la solidarietà… Non dovete risparmiarvi, vi e ci dobbiamo donare interamente al popolo”
“ Non abbiate paura – continua Fra Nino – siate perseveranti, poveri e umili, non cercate privilegi. Siate pronti a diminuire affinché Cristo risorga in voi. Il vero frate minore deve vivere nella gioia e nella letizia. Siate i frati di tutti e per tutti così come Dio.”
I frati dopo essersi prostrati a terra e aver professato la regola e la vita dei frati minori che non è altro la sintesi del Vangelo di Cristo, sono stati accolti con un grosso applauso nella grande famiglia dei Frati Minori di Sicilia del Santissimo Nome di Gesù.
A Fra Nino, Antonio, Michele e Carmelo, terminato il tempo della formazione iniziale li aspetta la strada, gli ospedali il carcere, il territorio parocchiale… li aspetta un popolo affamato e assetato di Dio…
Andate dunque nella letizia e nella gioia!