I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, congiuntamente a personale della locale Polizia Municipale – Sezione Annona – hanno condotto una significativa operazione a contrasto del sommerso da lavoro, dell’ambulantato selvaggio e del commercio abusivo.
In particolare, nel corso di specifiche congiunte attività di controllo del territorio del
capoluogo peloritano, volte a scongiurare il perpetrarsi di attività illecite con ricadute
negative sul mercato economico locale, i Finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di
Messina ed il personale della Sezione Annona della Polizia Municipale di Messina hanno
individuato e verbalizzato un soggetto intento alla vendita di prodotti ortofrutticoli, privo di
qualsivoglia autorizzazione e/o concessione. In tale contesto, è stato individuato anche un
lavoratore “in nero” alle dipendenze dell’operatore commerciale controllato.
L’attività, che ha interessato il Viale Europa, uno dei punti nevralgici della città,
maggiormente caratterizzato da forme diffuse di illegalità della specie, ha permesso di
sottoporre al sequestro un autocarro ad uso commerciale, privo di autorizzazione e/o
concessione, nonché un ingente quantitativo di prodotti ortofrutticoli, per complessivi kg.
2.000 circa, del valore commerciale di circa tremila euro, donati all’Istituto Antoniano di
Messina, rinomato per la vocazione caritatevole che riveste in città.
Il controllo, inoltre, ha permesso di accertare come il lavoratore “in nero” scoperto
risultasse anche percettore del sussidio più noto come “reddito di cittadinanza”,
immediatamente segnalato agli uffici INPS per i provvedimenti di competenza.
Le odierne attività, valorizzando la funzione specialistica di polizia economico – finanziaria
della Guardia di Finanza, nonché le riconosciute professionalità specifiche della Polizia
Municipale – Sezione Annona di Messina, che tanti risultati ha conseguito nel recente
anno nella lotta ad ogni forma di illegalità cittadina, mirano a scovare e neutralizzare,
quanto più possibile, quelle sacche di economia sommersa che minano il regolare
sviluppo delle attività legali cittadine.