Prosegue l’inchiesta della procura di Barcellona Pozzo di Gotto per accertare come fosse stata organizzata quell’operazione di salvataggio, costata la vita al guardacoste Aurelio Visalli. Il procuratore capo Emanuele Crescenti ha disposto per oggi l’autopsia sul corpo del sottufficiale, che non ha esitato a gettarsi tra le onde per salvare un quindicenne.
Una tragedia che ha suscitato anche molte polemiche, per la reazione a “caldo” del ragazzo che ha provato a riparare sulle colonne di Repubblica, dove ha dichiarato “Io, ve lo giuro, ero immerso dentro una tempesta e non l’ho visto, per questo quando sono rientrato a casa, dopo l’ospedale, ho scritto sui social”.
L’amaro in bocca resta soprattutto alla famiglia secondo la quale Aurelio è stato mandato allo sbaraglio non avendo alcuna attrezzatura adeguata per un salvataggio.
Intanto il sindaco Nicola Merlino di Rometta, paese originario di Aurelio che viveva con la famiglia a Venetico, ha annunciato il lutto cittadino il giorno dei funerali.