Sicurezza Covid, Alessandro Russo chiede chiarimenti sulla Scuola Mazzini “genitori preoccupati”

di Michele Bruno – Alessandro Russo, consigliere comunale appartenente al gruppo LiberaMe, in una nota inviata stasera al Sindaco De Luca, e per conoscenza anche al Prefetto di Messina, ha chiesto chiarimenti riguardo alla recente ordinanza n.283 del 26 Settembre Scorso, con cui viene predisposta l’individuazione e l’occupazione temporanea di una porzione di terreno per sopperire alla carenza di spazi didattici per la Scuola Mazzini.

Il Consigliere, dicendosi a conoscenza di una situazione di disagio dei genitori degli alunni, preoccupati sia per i timori di inadeguatezza alle misure di prevenzione anti-Covid che per le generali condizioni del plesso scolastico, chiede al Sindaco di intervenire per chiarire l’attuale situazione ed informare le famiglie. 

Russo ha spiegato che, stando a quanto ha potuto appurare, da diversi giorni i rappresentanti dei genitori avevano fatto presente alla dirigenza scolastica le proprie preoccupazioni, ed in particolare lamentato  una “carenza di comunicazione e informazione scuola-famiglie proprio per la delicata materia delle norme di prevenzione da contagio da Covid-19 da implementare nella Scuola e, contestualmente, per le più generali condizioni di sicurezza strutturale del plesso scolastico (numero di aule a disposizione, condizioni di affollamento previsto, condizioni di sicurezza strutturale, condizioni di accessibilità dei bagni e, tra le altre, le condizioni di accessibilità della struttura per gli studenti portatori di disabilità)”.

L’esponente del Partito Democratico messinese ha precisato che durante i tavoli tecnici per la preparazione dell’avvio dell’anno scolastico che si sono tenuti in Estate, sotto la supervisione del Prefetto Maria Carmela Librizzi “il Comune di Messina rappresentava un quadro complessivamente favorevole e in via di definizione” e “a quel tavolo tecnico non sarebbe emersa alcuna criticità relativamente alla Scuola Mazzini”. Tuttavia adesso l’ordinanza “mette in evidenza – sostiene Russo – come, a pochi giorni dall’avvio dell’anno scolastico, la situazione della Scuola Mazzini sia tutt’altro che definita” e “tale stato di cose comporta nei genitori dei ragazzi apprensione e preoccupazione, poiché sia il sistema di rotazione previsto dalla Scuola, che lo stesso utilizzo degli spazi (insufficienti nonostante rassicurazioni di diverso tipo) appare non chiaro alle Famiglie coinvolte”.

I genitori avrebbero cercato di ottenere, a detta del membro del civico consesso, spiegazioni riguardo le rotazioni ma “a tale legittima richiesta, parrebbe che la Scuola abbia replicato paventando addirittura l’incitamento alla dispersione scolastica con conseguente attivazione delle segnalazioni alle competenti autorità”.

Una tale replica “laddove fosse riscontrata – ha aggiunto –  appare grave e sproporzionata nei confronti delle Famiglie che richiedono di avere informazioni”, e che tra l’altro tiene a ricordare quanto una comunicazione trasparente e condivisa sulle condizioni di sicurezza da contagio sono previste dalle stesse “Linee Guida” del governo in tema di ripartenza.

Ha concluso chiedendosi quindi se le condizioni strutturali dell’edificio scolastico e i dubbi sull’adeguatezza alle misure anti-Covid “rendano effettivamente concrete le legittime preoccupazioni delle Famiglie, che stanno apprendendo solo in queste ore che quanto era atteso dopo gli incontri in Prefettura di questa estate ad oggi parrebbe non essere obiettivo raggiunto”.

 

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