Di seguito la nota stampa che l’Arcigay Markwan Messina ha indirizzato all’Aministrazione Comunale sulla morte di Willy e Maria Paola:
“Poco importa chi e cosa odiamo purché odiamo” (Samuel Butler)
Non avremmo certo immaginato che nel 2020 le parole di Samuel Butler potessero tornare attuali.
L’odio verso l’altro con le conseguenti azioni violente sta, in questi ultimi tempi, conoscendo il picco e lo dimostrano le continue aggressioni fisiche o verbali verso chi ha il colore della pelle diverso o chi ha un orientamento sessuale non conforme al pensiero unico.
Willy è stato ucciso dalla ferocia di chi non accettava le sue non italiche origini; Maria Paola è stata uccisa dal fratello perché amava un ragazzo trans, un caso terrificante di transfobia mista a misoginia.
Come Arcigay negli ultimi tempi, anche nella nostra città, siamo dovuti intervenire presso le istituzioni per denunciare atti di cyberbullismo omobilesbotransfobico nei confronti di persone appartenenti alla comunità LGBT+.
Possiamo quindi comprendere quanto il quadro sia assai poco confortevole e il clima di odio, instillato anche da politici irresponsabili dal linguaggio squadrista, getta nel panico quanti o quante si sentono vulnerabili.
Purtroppo il colpevole silenzio delle Istituzioni non aiuta certo chi ogni giorno sta in trincea per combattere contro razzismo, omobilesbotransfobia, misoginia ed ogni altra forma di discriminazione.
Il dibattito parlamentare sulla legge sul tema è stato imprudentemente rimandato e non abbiamo certezze su quando riprenderà.
Ma é evidente a tutti quanto sia ormai indispensabile ed indifferibile.
Le singole amministrazioni, coi loro assessorati alle pari opportunità, possono e devono dare un segnale forte!
Per questo sollecitiamo la neo-assessora al ramo, come impegno vero (in discontinuità con l’immobilismo di chi l’ha preceduta), di attuare tutte quelle iniziative atte a contrastare ogni forma di discriminazione.
Chiediamo pertanto:
1) alla Giunta ed al Consiglio Comunale di discutere ed approvare un ordine del giorno sulla legge contro l’omobilesbotransfobia e la Misoginia, che possa essere da stimolo per una pronta discussione in Parlamento;
2) riavviare i percorsi intrapresi con la precedente amministrazione per un corretto linguaggio di genere all’interno delle istituzioni che rappresentano, contro la violenza di genere e l’omobilesbitransfobia, come previsto dal protocollo d’intesa siglato con vari partner istituzionali, associazioni che operano sul territorio e l’amministrazione stessa;
3) come in molte altre città d’Italia (Messina inclusa), sabato 19 Settembre, grazie all’impegno di liberi cittadini che spontaneamente hanno organizzato dei momenti per ricordare Willy e Maria Paola, condannarne il brutale omicidio ed a cui Arcigay Messina ha aderito, chiediamo che l’assessora alle Pari Opportunità disponga che le bandiere esposte a Palazzo Zanca vengano poste a mezz’asta in segno di lutto, e nel contempo condanni qualsiasi azione violenta, razzismo, omolesbobitransfobia e misoginia.
Willy e Maria Paola uccisi dalla cieca violenza dell’odio, della prevaricazione e della discriminazione non sono lontani dalla nostra città, poiché, anche a queste latitudini, molti Willy e Maria Paola ogni giorno vengono discriminat* per il colore della pelle o per chi hanno scelto di amare.
Auspichiamo il vero cambio di passo (come ama ripetere il primo cittadino) sulla gestione delle pari opportunità a Messina e questo si può verificare a partire da piccoli gesti come quelli che chiediamo.