È scontro tra il Vangelo e la politica dei respingimenti e della semina di odio. Scontro tra la Chiesa Siciliana e il Presidente della Regione.
Qualche giorno fa Mons. Calogero Peri Vescovo di Caltagirone, ha contestato la manifestazione romana ad opera dei negazionisti portando la sua esperienza personale di positivo al Covid, oggi Mons. Domenico Mogavero Vescovo di Mazara del Vallo ha risposto a tono al Presidente Nello Musumeci che sabato scorso ad Agrigento aveva detto: “Non si chiedono perche’ la gente si allontana dalla Chiesa cattolica, quando si cerca un sacerdote e le persone trovano un gregario di Zingaretti e Di Maio a fare le prediche, qualche cattolico manda a quel paese i preti e decide di pregare per conto suo. In questa vicenda mi sono ritrovato a combattere contro la gente da cui ci si aspetta condivisione”.
Mons. Mogavero, durissimo, risponde: “È penoso sentire definire gregari di questo o quel politico i sacerdoti che predicano il Vangelo di Cristo ‘senza se e senza ma’! Dovremmo brandire Vangelo e rosario e fischiare il Papa, urlando contro i migranti, per non urtare la sensibilità di chi pensa a respingimenti, rifiuto di soccorso e non accoglienza?”.
E ancora: “Non è dato di sapere in quali chiese il presidente della Regione, o chi per lui, ha ascoltato parole di preti che hanno talmente turbato il suo spirito da provocare l’invettiva lanciata ad Agrigento. Si sappia che giudicare gli eventi del nostro tempo secondo la logica del Vangelo non è interferenza politica; è, invece, tradimento del Vangelo diventare accoliti di chi pretende respingimenti, rifiuto di soccorso, discriminazioni razziste. Tali orientamenti e progetti politici, peraltro, stanno snaturando e tradendo la tradizionale cultura del popolo siciliano, la sua storia, la sua innata religiosità e lo spiccato senso di fraternità e mal si compongono con la soluzione vera e urgente di problematiche spinose del nostro tempo, ancora una volta rinviate dalla politica attuale”.