“Mentre da anni denunciamo le carenze organiche che affliggono l’ospedale di Lipari come quelli delle altre isole minori e delle sedi disagiate, il governo Musumeci ha preferito una sanità a macchia di leopardo, prediligendo la sanità delle città metropolitane a discapito di quella delle Asp lasciando indietro le comunità più isolate che invece sono le più a rischio con i risultati che purtroppo abbiamo visto a Lipari. Quì si registra peraltro una pianta organica risalente al 2017. Tutto questo è inaccettabile e le soluzioni proposte oggi da Razza sono assolutamente tardive. Musumeci è responsabile del mancato rispetto del diritto alla salute delle persone di questo comprensorio. Abbiano proposto una sottocommissione per la formulazione di una proposta legislativa regionale sulla sanità delle isole minori”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle all’Ars Antonio De Luca e Francesco Cappello, componenti della Commissione regionale Sanità che si è riunita a Lipari proprio su proposta dei deputati Cinquestelle dopo la scomparsa della 22enne Lorenza Famularo. “Venire qui a Lipari – spiegano i deputati M5S – era il minimo che si potesse fare. Se da un lato si comprende la carenza di anestesisti, non si comprende e non è tollerabile la carenza di altre figure come gli infermieri che sono solo 36 in forza su 65 previsti dalla pianta organica. Quindi le risorse ci sono ma nessuno dall’assessorato regionale alla Salute si è premurato di dare risposte a questo territorio e, dispiace dirlo, ma non doveva essere la morte di una giovane a sollevare gli animi e sollecitare l’intervento doveroso della Regione Siciliana. L’assessore Razza ha promesso l’elicottero h24 di stanza a Lipari, il completamento della pianta organica mediante un concorso straordinario esclusivo per Lipari, le convenzioni con i medici dell’ospedale Papardo di Messina in tutti i reparti fino al completamento delle procedure concorsuali ma è lecito chiedersi se tutto questo doveva e poteva essere fatto mesi fa. L’ospedale di Lipari è andato avanti negli anni grazie all’abnegazione di molti medici, infermieri, tecnici e anche personale amministrativo, andando oltre gli obblighi istituzionali e assumendosi i rischi derivanti da ciò, ma una struttura ospedaliera non può essere abbandonata alla sola buona volontà di chi vi lavora. Musumeci e Razza pongano immediatamente rimedio” – concludono De Luca e Cappello.