Lo ha detto e lo ha fatto: Renato Accorinti è andato oltre il suo mandato di sindaco, lasciando alla città un dono speciale, destinato a superarlo e rimanere un luogo di sport per generazioni di messinesi. E’ stato inaugurato ufficialmente il playground pubblico intitolato a George Floyd e realizzato da Renato Accorinti con l’indennità maturata nei cinque anni da sindaco. «Nel giorno in cui negli Stati Uniti è stata resa nota la morte, risalente a marzo, di un afroamericano soffocato dopo essere stato “incappucciato” dai poliziotti con una busta di plastica – ha ricordato Accorinti – Messina rilancia un messaggio contro il razzismo e per i diritti che proprio nello sport sta trovando il suo veicolo principale».
Il playground è stato realizzato nella zona falcata, nell’area antistante la base della Marina Militare (data in concessione dall’Autorità Portuale), grazie alla preziosa collaborazione della società Amatori Basket e dei suoi tesserati. L’impianto è recintato, illuminato e sarà videosorvegliato per consentirne la fruizione in sicurezza; nei giorni scorsi, tantissimi cittadini hanno portato e messo a dimora delle piante per abbellire il campo mentre i murales deturpati nelle scorse settimane sono stati riprodotti sulla pavimentazione ai lati del playground e saranno presto ripristinati, con la cancellazione delle scritte a sfondo razzista.
All’inaugurazione erano presenti il presidente dell’Autorità portuale, Mario Mega, e il presidente dell’Amatori Basket, Mario Maggio. Tra i tanti messaggi di saluto pervenuti, quelli della scrittrice messinese Nadia Terranova, del presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra e del presidente del CONI Giovanni Malagò: «L’inaugurazione del primo playground di Messina, realizzato nella zona Falcata e intitolato alla memoria di George Floyd, nasconde un significato speciale – ha scritto Malagò –. E’ un atto che tradisce l’amore per il territorio declinato attraverso il nostro movimento, la certezza che gli ideali che lo caratterizzano rappresentino l’orizzonte terso cui volgere lo sguardo per un futuro migliore. A nome personale e del CONI, rinnovo i sensi della più sincera gratitudine a Renato, all’Amatori Basket e a tutte le istituzioni locali che hanno fatto squadra permettendo di coronare questo fantastico progetto, con la consapevolezza che tutta Messina lo onorerà giocando a pallacanestro e diffondendo un esempio che rappresenterà un vanto per l’intero Paese».
Vano il tentativo di chi ha vandalizzato il campo di fermare l’inaugurazione: resistere vuol dire anche combattere la violenza con la nonviolenza, una linea politica che certamente Renato Accorinti non si è inventato per l’occasione. Adesso tocca alla cittadinanza custodire un bene comune, uno spazio che mancava. Ed adesso c’è.