Prende finalmente il via in Sicilia lo studio nazionale randomizzato “Tsunami” che permette di curare le persone affette da Coronavirus con il plasma dei convalescenti.
L’Assessorato regionale alla Salute ha firmato il 30 giugno il protocollo che permette alle strutture partecipanti di avviare la raccolta del plasma iperimmune. Dopo una fase di organizzazione delle attività tra i vari servizi trasfusionali individuati come centri di raccolta, il plasma dei convalescenti è già stato raccolto a Palermo, Catania e, da ieri, anche a Messina.
All’interno dell’U.O.C. di Medicina Trasfusionale dell’A.O. Papardo di Messina si è avviata la collaborazione con l’Asp 5 per studiare gli elenchi di tutte le persone che hanno avuto il Covid-19 da marzo fino ad ora.
«Già da un primo screening – ha dichiarato la Dott.ssa Fedele – siamo passati alla raccolta del plasma che risulta idoneo per la cura.»
Può donare il plasma chi ha avuto il Covid-19 (che deve comunque fare una prima valutazione del dosaggio del titolo anticorpale) e deve avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, non deve essere stato mai trasfuso e, nel caso delle donne, non avere avuto in passato gravidanze. Per il resto sono validi tutti i requisiti della normale donazione del sangue.
«In questi mesi non abbiamo mai abbassato la guardia – commenta il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Mario Paino – predisponendo tutte le prescrizioni per il trattamento e la sicurezza dei pazienti contagiati e non. I numeri ci hanno dato ragione, visto l’efficiacia dei protocolli intrapresi. Adesso però è il momento di passare allo step successivo e valutare tutte le forme di controllo per prevenire una nuova ondata. Questa volta dobbiamo farci trovare pronti.»