di Michele Bruno – E’ in trattazione in VII Commissione consiliare permanente la proposta di delibera che riguarda l’istituzione della Consulta Giovanile della città di Messina, proposta dai consiglieri del MoVimento 5 Stelle Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco.
“La prima proposta, presentata a settembre 2019 era stata predisposta con il mio lavoro di coordinamento insieme alle associazioni di settore, ma questa è stata poi autonomamente ritirata dall’allora Presidente della Commissione Cardile. Questo ritiro ha precluso la possibilità di partecipare, alla città di Messina con un suo rappresentante, alla costituzione della Consulta Regionale”, spiega la consigliera Cannistrà che, insieme al collega Fusco hanno presentato lo scorso 4 marzo una nuova proposta di delibera di istituzione della Consulta giovanile, che presenta delle novità rispetto alla precedente.
In particolare si promuovono attività per prevenire e recuperare i fenomeni del disagio giovanile, per la parità di genere, la tutela dell’ambiente promuovere la cultura della legalità e l’affermazione dei diritti e dei doveri degli immigrati, nel rispetto delle diverse identità sociali e culturali.
“Questa delibera è stata fortemente voluta, redatta e proposta dal Movimento 5 Stelle. Auspichiamo, adesso, che la Consulta si possa istituire in tempi brevi, ritenendo fondamentale la partecipazione attiva dei nostri giovani alla vita pubblica. Questo organismo è un importante luogo di confronto e di scambio, che intende raccogliere in modo costruttivo le proposte delle nuove generazioni”.
Anche la scorsa Amministrazione aveva messo in atto un progetto, tramutato in una delibera di Giunta, per creare una consulta giovanile delle associazioni. Il progetto di Cannistrà e Fusco parte da un’idea indipendente e si confronta sia con quanto già pensato a Messina, sia a quanto avviene in altre città, oltre che con i contributi nati dal dialogo con le associazioni stesse, avvenuto già al tempo della prima stesura, poi ritirata dal Presidente Cardile. L’idea dell’ex Assessore alla Cultura Federico Alagna ebbe anche traduzione in alcuni incontri propedeutici con le associazioni giovanili interessate, per discutere e lanciare con loro l’idea, in seguito però la delibera non fu approvata in Consiglio.
Ieri lo stesso Presidente della VII Commissione Placido Bramanti, aveva per canto suo dato l’annuncio della discussione della proposta (leggi qui), sostenendo che potesse essere un’idea valida per coinvolgere i giovani a partecipare al dibattito pubblico.