Il cittadino messinese Marcello Puglisi ha inviato una richiesta di intervento all’amministrazione comunale di Messina. Fa notare Puglisi che la “via Pietro Caristi del Vill. S.Agata-Messina (foce torrente S.Agata) è invasa da cospicue quantità di sterpaglie trasportate dalle acque meteoriche venute giù a seguito delle piogge del 4 luglio u.s. (17 giorni fa)”.
“Tale incresciosa circostanza – chiarisce l’autore – si verifica ad ogni precipitazione e sarebbe auspicabile che un’Amministrazione attenta e “coraggiosa” come l’attuale, ponga in essere ogni azione affinché si ponga fine a questo reato ambientale che si protrae ormai da troppi anni. In buona sostanza, nella parte alta del torrente ignoti abbandonano ogni tipo di rifiuto (lavatrici, frigoriferi, suppellettili, spazzatura, sterpaglie, arbusti, etc.), consci del fatto che lo scorrere delle acque provvede a “smaltire” in maniera celere e spontanea il tutto, ossia a trasportare a valle e quindi a mare ogni loro rifiuto ….! Durante il tragitto da monte a valle, i rifiuti causano anche l’ostruzione delle griglie di scolo poste sul torrente, provocando di fatto l’ingrossarsi del flusso meteorico e quindi costituendo serio rischio per la viabilità della via interessata, per le abitazioni presenti, e per pubblica incolumità”.
Per questo Puglisi chiede immediati interventi di:
- pulizia e rimozione delle sterpaglie dal manto stradale
- ripristino dell’asfalto e copertura delle buche createsi
- installazione di telecamere per individuare i responsabili
- rimozione della sabbia accumulatasi sotto il ponte di via consolare pompea e pulizia delle griglie
“Altrettanto grave e pericolosa – aggiunge – appare la mancanza della botola di copertura del tunnel antiaereo nella parte prospiciente il lato monte della via consolare pompea, che nella migliore delle ipotesi, rappresenta un ulteriore punto di accesso delle acque che si vanno a riversare in via Pietro Caristi ingrossandone ulteriormente il flusso, anche e soprattutto con ulteriori detriti/rifiuti; mentre la circostanza assai più preoccupante è rappresentata dal fatto che tale “falla” potrebbe essere causa di seri infortuni…!”
“Si chiede pertanto – conclude – un vostro sollecito intervento anche per quest’ultimo caso”.