Nell’Aula Magna dell’ Ateneo, in prima fila, c’è una poltrona libera, occupata da una locandina, che ci ricorda che quel posto avrebbe potuto essere occupato da una donna vittima di femminicidio. Secondo Maria Andaloro, ideatrice di Posto Occupato, campagna alla quale l’Università aderisce da anni, è un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Facendo seguito a un’iniziativa, organizzata dal Dipartimento COSPECS, volta a divulgare la campagna, la Prorettrice al Welfare e politiche di genere, prof.ssa Giovanna Spatari, ha promosso l’estensione dell’iniziativa alle aule di tutte le sedute di laurea che si terranno in Ateneo.
“Posto Occupato – sottolinea la prof.ssa Spatari- assume per noi una particolare valenza quest’anno, indica infatti che quel posto avrebbe dovuto essere occupato, proprio nella sessione estiva, da Lorena Quaranta”.