“Un anno fa il Partito Democratico non partecipo’ al voto per l’autorizzazione della proroga della missione di supporto alla Guardia costiera libica sostenendo che, alla luce dell’evoluzione della situazione, la strategia in Libia andava cambiata radicalmente e i centri di detenzione andavano svuotati. Oggi il governo italiano ha disposto la proroga della missione con un significativo aumento del suo finanziamento e il Pd, tranne alcuni colleghi che ringrazio, ne ha votato la prosecuzione. Un esito schizofrenico che rappresenta bene la linea del Partito Democratico in materia di immigrazione che preferisce delegare anziche’ prendere decisioni importanti. Tutto cio’ nonostante la situazione in Libia sia peggiorata, per i cittadini e per le migliaia di profughi detenuti, e nonostante nel Mediterraneo centrale siamo ormai di fronte a una gigantesca omissione di soccorso nei confronti di chi fugge da un inferno di detenzione, sequestro e tortura mettendo a rischio la propria vita. Ad oggi, poi, l’impegno preso dal governo per la revisione del memorandum Italia-Libia non ha prodotto nessun effetto. Continuare a delegare a poteri istituzionali o para-istituzionali libici delicate funzioni e contemporaneamente chiudere gli occhi di fronte alle gravi violazioni dei diritti umani e delle convenzioni internazionali non e’ piu’ accettabile”. Lo afferma in una nota Riccardo Magi, deputato di +Europa Radicali.
Intanto per chiedere la sospensione del Memorandum tra Italia e Libia dirigenti e militanti di Più Europa hanno avviato uno sciopero della fame. “Una lotta nonviolenta a cui possono partecipare tutti i cittadini che credono che l’unica via praticabile sia quella europea e non un accordo bilaterale che non garantisce i più deboli” – si legge nell’appello sottoscritto da Arcangelo Macedonio, Palmira Mancuso, Yuri Guaiana e Marco Ferraro della Direzione Nazionale del partito e a cui hanno aderito una trentina di iscritti da tutta Italia.