di Fra Giuseppe Maggiore – Una settimana fa abbandonava questa terra il Professore Salvatore Mangione. Su di lui è già stato scritto e detto tantissimo. Il Parroco Don Salvatore Di Piazza, il giorno del funerale alla fine della sua omelia ricordando le opere dell’eclettico professore, ha affermato che non basterebbero libri per scrivere tutto ciò che egli ha compiuto nella sua vita.
Il Sindaco di San Fartello, Dott. Salvatore Sidoti, amico di lunga data e compare in quanto padrino di battesimo del figlio Francesco, alla fine della Celebrazione Eucaristica, ha sottolineato come la vita del Prof. Mangione “è stata dedicata al sapere, alla divulgazione del sapere, sempre presente in tutte le manifestazioni di alto profilo culturale, dagli ambienti universitari, dove spesso veniva invitato per apportare il suo contributo, dall’Università della Sorbona di Parigi, all’Università di Berlino, Roma, Messina, Palermo, presente nei diversi convegni e centri studi di tutta la Sicilia”.
Innamorato di San Fratello e delle sue tradizioni ha divulgato l’interesse per la lingua Gallo- Italica a cui ha dedicato tutta la sua esistenza, facendosi promotore per il riconoscimento immateriale a livello dell’Unesco, sensibilizzando tutti gli ambienti che potevano dare qualsiasi tipo di apporto.
Il Sindaco di San Fratello ha definito il Prof. Mangione un buono, un uomo incapace di fare male, alla ricerca della continua pacificazione. Dava importanza primaria allo stare insieme, curava le relazioni con tutti senza fare differenza alcuna. Questo suo modo di agire gli ha permesso di essere conosciuto in ogni parte del territorio siciliano e non solo.
A San Fratello già si sente la mancanza du Prufsaur, del Professore, amante di San Benedetto il Moro santo nato nel centro nebroideo, e di ogni tradizione legata a questa terra da lui amata sino alla fine.
Una delle sorelle, Maria Teresa evidenzia il vuoto lasciato dal fratello:
“La scomparsa di mio fratello, oltre che per la sua famiglia, è una perdita per il suo amato San Fratello, paese per il quale, con dedizione, ha speso tutte le sue energie. Molti sono gli epitaffi che sto leggendo in questi giorni, il mio ricordo è chiaramente sentimentale, di un fratello maggiore che si è sempre dedicato alla famiglia e come un secondo papà ha contribuito alla mia educazione e alla mia crescita culturale. Già da quando io ero bambina, lui si dedicava a San Fratello, organizzava moltissimi eventi culturali e religiosi che mi coinvolgevano direttamente. Spesso lo aiutavo nella stesura di locandine o inviti a convegni con interminabili liste di indirizzi da copiare sulle buste, già a sei anni infatti mi ha insegnato a scrivere a macchina… mi consigliava libri, mi raccontava la storia di Cesare ed Agrippina, le favole di Esopo con il suo modo a volte anche teatrale.”
Tantissime sono le immagini che mi passano per la mente– Continua Maria Teresa Mangione scavando nei ricordi- le foto con la sua prima macchina fotografica, i giri nella sua cinquecento rossa fiammante con uno stereo potente….le serate in giro per i paesi dove c’era un cantante famoso… i film al cinema di S.Agata di Militello, gli autografi dei cantanti che portava in paese per tutti gli anni che ha ricoperto l’incarico di assessore allo spettacolo. Tanti sono i ricordi, specialmente il suo conforto negli anni difficili della mia università, sempre di appoggio morale e di grande determinazione ‘vai sicura all’esame’ mi diceva e non dire niente a mamma e papà prima, ma solo ad esame concluso, porta il risultato a casa!”.
Credo che sia doveroso unirci al ringraziamento e al saluto del Dott. Sidoti che alla fine del funerale con voce commossa ha così salutato l’amico di tutti: “ Grazie Salvatore, grazie per quello che nella tua vita hai fatto, grazie per quello che ci hai insegnato, ti ringraziano i tuoi allievi per quello che hai saputo insegnare. Mi faccio interprete e ti ringrazio a nome di tutti gli studiosi della lingua Gallo-Italica.
Ti ringrazia tutto il mondo della cultura. Ti ringrazia San Fratello e tutti i sanfratellani con i quali tu hai avuto sempre un rapporto di grande affetto stima e interesse, sempre presente nei momenti belli e nei momenti più difficili e drammatici che la nostra cittadina ha vissuto.
Ci mancherà il tuo sorriso, la tua allegria, la tua intelligenza, la tua cultura e la tua amicizia… ci mancherai tu Salvatore. Ti ricorderemo con affetto e stima, cercheremo di fare tesoro dei tuoi insegnamenti.”
La foto in evidenza che apre l’articolo mi è stata inviata dalla sorella Maria Teresa. Si vede un giovane Salvatore Mangione accanto a Padre Vasi Arciprete della Parrocchia San Nicolò di Bari, comunità che il professore ha frequentato da sempre, in mano ha un megafono, quasi un segno profetico di quella che poi è stata la sua attività culturale, sociale e spirituale.
Sabato 27 giugno nel Santuario di San Benedetto il Moro a San Fratello sarà celebrata la messa in suffragio del Professore Salvatore Mangione.