di Michele Bruno – Rosario Duca, Presidente di Arcigay Makwan Messina, interviene nel merito del bando appena uscito per il rimborso delle locazioni degli affitti, più volte annunciato dall’Amministrazione comunale, rivolgendosi criticamente al Sindaco e all’Assessore Calafiore. Ecco la nota, che segue le rimostranze fatte da membri della Comunità LGBTQI messinese e non soltanto:
“Oltre il danno la beffa.
Speravamo che non si ripetesse lo stesso errore fatto per il rimborso delle utenze ( quando le rimborseranno): i cittadini hanno dovuto anticipare le somme per poi, e non si sa quando, averli rimborsati. Molti cittadini sono ricorsi a prestiti presso amici nella speranza di restituire il prestito nell’ arco di qualche giorno ma ad oggi nulla sotto il sole. Il tanto agognato bando per il sostegno sugli affitti, dopo roboanti annunci è uscito. La montagna ha partorito il topolino verrebbe da dire se non ci trovassimo di fronte ad una assurda beffa ai danni di chi è in difficoltà. Anche qua si chiede che si dimostri il pagamento avvenuto per poi essere rimborsati. Da oggi, appena uscito il bando sono surclassato di telefonate e molte di disperazione. Come faccio a pagare l affitto se non ho soldi e se non posso pagarlo per poi averlo rimborsato? che dirò al mio padrone di casa che ha pazientato in attesa di questo bando? Questa una delle tante questioni che mi sono state poste da cittadin* appartenenti alla comunità LGBT e sicuramente tanti altri staranno facendo la stessa cosa attraverso altri canali.
Non entro nel merito delle leggi e mi auguro che non si rimpalli la responsabilità di nuovo alla Regione. Chiedo al Sindaco ed all’assessore ai Servizi Sociali il ritiro e la modifica del bando stesso.
Se si vogliono aiutare i cittadin* lo si faccia senza porre ostacoli e si trovi la giusta strada. Questo bando così com’è offende chi vive nel bisogno e accentua discriminazioni inaudite”.
Il bando dice che “Il rimborso della presente Misura straordinaria è stabilito per un importo non superiore ai € 280,00 per ogni mensilità. Il rimborso è riferito a 4 mensilità (mesi di Marzo, Aprile, Maggio e Giugno) e sarà corrisposto al
permanere delle condizioni di accesso al rimborso stesso”.
Possono partecipare i soggetti che alla data del 01.03.2020 erano in possesso dei seguenti requisiti e condizioni:
a) essere residente nel Comune di Messina nell’immobile per il quale si richiede il rimborso;
b) essere titolare di un contratto di locazione a uso abitativo, regolarmente registrato;
c) essere coniuge legalmente separato o divorziato che, a seguito di provvedimento dell’autorità
d) giudiziaria, non ha la disponibilità della casa coniugale di cui è proprietario;
e) essere titolare pro-quota di diritti reali e dei quali sia documentata la non disponibilità.
f) non essere assegnatari di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.
e che risultano:
- non percepire alcun reddito da lavoro, né da rendite finanziarie o proventi monetari a carattere continuativo di alcun genere, non essere destinatario di alcuna forma di sostegno pubblico, a qualsiasi titolo e comunque denominata (indicativamente: Reddito di Cittadinanza, REI, Naspi, Indennità di mobilità, CIG, pensione, indennità Covid-19 erogata dall’INPS ai sensi del D.L. n.18
del 17.03.2020, ecc.); - essere destinatari di precedenti forme di sostegno pubblico, a qualsiasi titolo e comunque denominato: Reddito di Cittadinanza, REI, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, indennità Covid-19 erogata dall’INPS ai sensi del D.L. n.18 del 17.03.2020, ecc.);
Sono specificati nel bando (clicca qui) anche le modalità di presentazione della domanda, all’articolo 4.
Già in questi giorni avevamo riportato l’intervento del consigliere comunale M5S Cristina Cannistrà (clicca qui), la quale aveva mosso simili critiche riguardo alle utenze di luce, gas e acqua.
Insomma, la presenza di diverse critiche alla strategia di sostegno economico ai messinesi a seguito dell’emergenza Covid 19, messa in atto dal Sindaco Cateno de Luca e dalla sua giunta, pone nella condizione di chiedersi se le cose non potessero essere realizzate meglio, al netto degli annunci e degli intenti.