Nella mattinata odierna si è svolta in Prefettura, in modalità videoconferenza, una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto di Messina, dr.ssa Maria Carmela Librizzi, per affrontare le problematiche connesse alla “movida” nel periodo estivo e la conseguente pianificazione dei servizi di vigilanza e controllo del territorio nel rispetto delle disposizioni del contenimento del contagio da COVID-19.
Alla riunione hanno partecipato, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine, anche i Comandanti delle Capitanerie di Porto di Messina e Milazzo, l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Messina e i Sindaci, unitamente ai Comandanti delle Polizie Locali, dei Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Capo d’Orlando, Giardini Naxos, Letojanni, Milazzo, Patti, S. Agata Militello e Taormina e il Comandante della Polizia Metropolitana.
In apertura di incontro il Prefetto, nello stigmatizzare gli episodi accaduti nel fine settimana nel centro della città capoluogo, di cui l’uno con il coinvolgimento di un minore e l’altro con riferimento a una rissa, ha sottolineato la necessità di assicurare, durante la “movida”, non solo le attività di prevenzione e contrasto di comportamenti illeciti, ma anche il rigoroso rispetto delle disposizioni sul distanziamento sociale imposte dall’attuale momento storico.
In quest’ottica ha invitato i Sindaci ad adottare ordinanze che regolamentino, in modo quanto più omogeneo possibile nell’ambito provinciale, gli orari di apertura al pubblico dei locali di intrattenimento e di somministrazione di bevande alcoliche al fine di evitare lo spostamento di persone da un Comune all’altro e di poter fronteggiare più efficacemente possibili situazioni di criticità.
Al riguardo si è evidenziata l’opportunità di fissare un tetto orario massimo per la chiusura dei predetti locali, che, durante il fine settimana, potrebbe essere individuato nell’una e trenta di notte nonché di anticipare il divieto di asporto delle citate bevande dalle ore 19,00/20,00. Si è ritenuto che tale limite orario dovrebbe valere anche per la chiusura dei distributori automatici di bevande alcoliche.
Inoltre, tenuto conto che le diverse zone in cui è articolato il territorio provinciale presentano differenti caratteristiche, sono state individuate tre diverse macro-aree, e, segnatamente, una riguardante il Comune capoluogo, e le altre due riferite, rispettivamente, alla zona ionica e alla zona tirrenica, al fine di dare la possibilità ai Sindaci di modulare in maniera omogenea gli orari di chiusura delle attività commerciali presenti sui rispettivi territori in base alle singole realtà locali, pur nel rispetto del tetto massimo previsto.