Scalata sullo Stromboli è bufera. Le guide locali attendono incontro con il sindaco: “Forse Stromboli è esclusiva proprietà delle guide vulcanologiche?”

di Luana Spanò – Il sindaco assicura: “Da parte mia tutta la volontà di riattivare l’accesso al vulcano”. Ma i toni sono aspri.

Le guide AIGAE tornano a scrivere al sindaco di Lipari: “Mentre continuiamo a chiedere educatamente di partecipare agli incontri su una possibile ripresa delle scalate a Stromboli sotto quota 400 metri, in un momento di grave crisi che finora ha investito soprattutto il mercato del turismo escursionistico e ha cancellato di fatto quattro mesi di lavoro per le guide ambientali-escursionistiche che risiedono e operano nel territorio eoliano, il sindaco di Lipari continua a ignorare le nostre richieste e convoca i soli rappresentanti delle guide vulcanologiche. La maggior parte delle quali, come è noto, provengono dal territorio dell’Etna o da regioni del Nord Italia.

Forse l’intera isola di Stromboli è esclusiva proprietà di questa categoria?
Piuttosto che tutelare il diritto al lavoro dei residenti e le professionalità locali, ignorando le nostre richieste il sindaco di Lipari garantisce una sorta di protezionismo a favore di poche guide strombolane, che poi
assolderanno – come hanno sempre fatto – stagionali giunti dalla Val Brembana o dalle Dolomiti per pochi mesi sull’isola.

Noi continueremo a chiedere di essere ascoltati e pienamente coinvolti nelle scelte strategiche che riguardano la ripresa dell’escursionismo a Stromboli, in un contesto dove abbiamo sempre operato e sul
quale possiamo vantare approfondite competenze professionali.

Il sindaco Marco Giorgianni in una nota chiarisce sull’incontro e puntualizza che per la riapertura occorre via libera della Protezione Civile.

“In riferimento alla lettera inviata dall’AIGAE-Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche e al relativo comunicato trasmesso agli organi di stampa, si è costretti a rilevare immediatamente – con poca sorpresa a dire il vero – come le espressioni e i toni scelti per chiedere il proprio coinvolgimento nelle scelte di Sindaco e Amministrazione siano quelli di recriminazione e di accusa, assolutamente pretestuose, prive di qualsiasi fondamento valido.

Ciò premesso, confermo che certamente ho espresso pubblicamente e anche in più occasioni la volontà di riattivare l’accesso al vulcano Stromboli; volontà che – come dovrebbe essere noto – non corrisponde a una esclusiva competenza del Sindaco: l’ipotesi di riapertura infatti deve essere verificata e concordata con la Protezione Civile che ne fissa requisiti, criteri, regole e limitazioni perché siano favorite certamente le opportunità lavorative in chiave turistica ma soprattutto siano assicurate le giuste misure di sicurezza e precauzione per visitatori, escursionisti e guide; non serve che rammenti, infatti, che l’accesso al vulcano è stato vietato a causa di due eruzioni parossistiche a luglio e agosto scorso. Inoltre, condizione necessaria e vincolante per riprendere le scalate dello Stromboli a quota 400 m, è l’apertura della nuova sentieristica da parte dell’Azienda forestale e sempre in raccordo con la Protezione civile regionale e nazionale.

Ciò premesso, non appena avremo maggiori certezze in merito, sarà assicurato il giusto confronto tra l’Amministrazione e l’AIGAE così come anche con l’Associazione Guide Turistiche che parimenti ne ha fatto richiesta.

L’incontro tenutosi  al Comune è stato ricercato dalle Guide Alpine e Vulcanologiche da diverso tempo ormai, prima ancora dell’emergenza Coronavirus, allo scopo di presentare al Sindaco un proprio progetto, motivo per cui si è ritenuta non appropriata né necessaria la partecipazione di altre Associazioni; ovviamente– nessuno qui intende farne mistero – si è discusso anche della ripresa dell’attività escursionistica e le stesse guide hanno manifestato la propria disponibilità per le attività che saranno da intraprendere, ma – come sopra – l’argomento sarà approfonditamente trattato con tutte le parti interessate quando l’Amministrazione avrà risposte definitive dagli Enti preposti che ci permetteranno di poter programmare, organizzare e coordinare al meglio la ripresa delle escursioni”.

Dura la replica di Pietro  Lo Cascio, primo firmatario della lettera delle guide AIGAE residenti alle Eolie:Assolutamente pretestuose e prive di fondamento sono due definizioni curiosamente frequenti nelle comunicazioni con cui il sindaco risponde abitualmente alle critiche. Ma questa volta, spiace constatarlo, risultano fuori luogo, perché AIGAE ha inviato una lettera a firma del coordinatore regionale, regolarmente protocollata il 22 gennaio 2020 e dunque ben prima dell’emergenza Coronavirus, chiedendo un incontro al capo dell’amministrazione comunale.
Anche le guide AIGAE, come quelle vulcanologiche oggi convocate in Municipio, hanno un loro progetto e proposte strategiche in merito alla ripresa dell’escursionismo a Stromboli; tuttavia, il sindaco non ha tenuto conto della loro richiesta e non ha nemmeno risposto. Questa è la sola, amara verità.
Di pretestuosa, semmai, ci sarebbe la risposta, fornita solo a seguito di un comunicato stampa, che evidentemente rappresenta ormai l’unico mezzo per ottenere riscontri da parte del sindaco.
Per il resto, sappiamo perfettamente che le decisioni su un’eventuale ripresa dell’escursionismo dipendono dalla Protezione Civile, alla quale spetta garantire la sicurezza di visitatori, escursionisti e guide; così come sappiamo perfettamente che ciò potrà avvenire a seguito della realizzazione di un nuovo sentiero, opera che spetta invece al gestore della Riserva Naturale Orientata Isola di Stromboli – con l’occasione, mi permetto di aggiornare il primo cittadino sul fatto che l’Azienda forestale attualmente si chiami Dipartimento dello Sviluppo rurale e del territorio. Queste cose le sappiamo bene, è il nostro mestiere.
L’unica nota positiva rilevata nella risposta del sindaco è l’impegno, assunto pubblicamente, di una nostra convocazione. Meglio tardi che mai”.

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