Torna tra i temi d’attualità (come ad ogni scadenza elettorale in vista) la realizzazione del Ponte sullo Stretto, su cui lo stesso Conte ha commentato nell’ultima conferenza stampa.
Non si è fatta attendere la voce della Rete No Ponte (o di quel che ne è rimasto, considerando il lento esaurirsi delle risorse politiche in una battaglia sbiadita dal tempo, che evidentemente cova sotto la cenere di anni di attivismo sullo Stretto).
“Traguardati i fondi europei, una classe politica imbelle e inconcludente sta riproponendo la costruzione del Ponte sullo Stretto. Ve lo diciamo senza infingimenti – scrive Luigi Sturniolo, oggi neo indipendentista – Ci avete trovato contrari in passato e contrari saremo nel prossimo futuro. Ci dobbiamo trovare nelle piazze? Noi ci saremo. Come sempre, a differenza vostra. Dopo la grande paura, in una Sicilia distrutta e allo sbando, con ponti che cascano e strade dissestate, ci volete propinare un’opera che non serve a nulla e che distrugge la natura, quella natura che ci ha salvato. Sappiatelo bene. Ieri eravamo degli oppositori. Oggi siamo anche incazzati per la vostra insolenza e la vostra irresponsabilità. Vogliamo ospedali e servizi sanitari per la seconda ondata, vogliamo la messa in sicurezza del nostro abitato, vogliamo la manutenzione delle nostre strade, vogliamo scuole sicure per i nostri ragazzi. Volete il conflitto? Lo avrete.”