Dafne Musolino “Messina aderisce alla Giornata Mondiale dell’Ambiente”; le azioni dell’Amministrazione a salvaguardia della biodiversità

 

di Michele Bruno – L’Assessore all’Ambiente Dafne Musolino celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente e comunica che come ogni anno il Comune di Messina vi aderisce, la promuove e sostiene.

Il tema scelto dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) per il 2020 è la Biodiversità. Le celebrazioni della Giornata mondiale dell’ambiente rappresentano una pietra miliare nel percorso di sensibilizzazione sui temi ambientali e, nello specifico, quest’anno su ciò che è la biodiversità e sulla sua importanza per la salute della Terra.

“Proprio a questo traguardo – sostiene l’Assessore – si è ispirata l’azione dell’Amministrazione Comunale e le azioni giornalmente portate avanti nella salvaguardia della Biodiversità sono riscontrabili con due esempi relativi ai Laghi di Ganzirri: il recente bando per il progetto per la salvaguardia della riserva naturale di Capo Peloro che è stato ammesso a finanziamento: 3 milioni e 800 mila euro per risolvere definitivamente il problema dello sversamento delle acque e degli allagamenti in strada (Interventi, localizzati nella ZPS ITA 030042 – Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare  e area marina dello stretto di Messina – a tutela e salvaguardia dell’habitat prioritario 1150 “Lagune costiere” e della biodiversità della Riserva Naturale orientata “Laguna di Capo Peloro”) ed il progetto di riqualificazione della Foresta di Camaro (una attenta analisi ha consentito di affrontate le problematiche che impedivano lo sblocco di quest’opera con il conseguente rischio della perdita del finanziamento). Inoltre per quanto riguarda la Tutela della Biodiversità marina ci piace ricordare l’impulso decisivo delle azioni di contrasto alla pesca illegale nell’area di Capo Peloro e le bonifiche ambientali dell’area ex Samar e SEA Flight. In queste settimane è stata proficua, da parte dell’Università degli Studi di Messina, l’azione di campionamento e analisi delle acque di tutto il litorale (in coincidenza con il lockdown), da Scaletta a Capo Peloro, che incoraggia nell’azione di richiesta per il riconoscimento di Bandiera Blu per tratti del nostro litorale”.

“Le notizie di quotidiani sequestri ed interventi della Sezione Specialistica della Polizia Municipale anche nelle aree protette (spiagge, boschi, alvei di torrenti) – aggiunge – dà ragione e conforto a quanto voluto fortemente dall’Amministrazione comunale e si coniuga con una costante azione di Educazione Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile svolta ad esempio con l’avvio ed adesione alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti 2019, interrotta a causa dell’emergenza COVID-19, per cui si ringraziano le Istituzioni Scolastiche e tutti gli studenti per aver aderito con entusiasmo alla proposta progettuale che, concepita in rete, vedeva coinvolto tutto il gruppo locale anche delle partecipate comunali (AMAM, Messina Servizi Bene Comune e Messina Social City). In questa direzione si muoverà l’azione progettuale di Educazione Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile potenziando il Nodo InFEA comunale in cui confluiranno le sinergie con le strutture locali e territoriali di ARPA Sicilia, Università di Messina, Stazione Zoologica Anton Dohrn, CNR, Città Metropolitana, Ispettorato delle Foreste, Ufficio Servizio per il Territorio, Dipartimento Regionale Acque e Rifiuti, Direzioni scolastiche e Dirigenza dell’ Ufficio Scolastico Provinciale VIII – Ambito Territoriale Messina”.

“Infine, ma fondamentale – spiega Musolino – la prossima attuazione del percorso degli Ispettori ambientali e la volontà di costituire al più presto la Consulta dell’Ambiente per le azioni come quella del contrasto agli incendi boschivi (proprio in questi giorni sono state convocate le Associazioni ed Organizzazioni ambientali ed ecologiste) che vedranno in sinergia con l’Assessorato alla Protezione Civile attività di formazione dei volontari, in collaborazione con l’Ispettorato Dipartimentale delle Foreste e l’Ufficio Servizio per il Territorio per concrete azioni di monitoraggio e tutela del territorio. Il territorio della Città di Messina (circa 21.000 ettari) è interessato da 3 importanti siti di Natura 2000 che sono stati designati specificamente per tutelare aree che rivestono un’importanza cruciale per una serie di specie o tipi di habitat elencati nelle direttive Habitat e Uccelli e sono ritenute di rilevanza europea perché in pericolo, vulnerabili, rare, endemiche o perché costituiscono esempi notevoli di caratteristiche tipiche di una o più delle nove regioni biogeografiche d’Europa. Natura 2000 non è un sistema di rigide riserve naturali dalle quali sarebbero escluse tutte le attività umane. Difatti sebbene includa riserve naturali rigorosamente protette (vedi i Laghi di Ganzirri), la maggior parte del territorio rimane di proprietà privata. L’approccio alla conservazione e all’uso sostenibile delle aree Natura 2000 è molto più ampio, in gran parte incentrato sulle persone che lavorano con la natura piuttosto che contro di essa. Tuttavia, gli Stati membri (e quindi anche le Amministrazioni Locali) devono garantire che i siti siano gestiti in modo sostenibile, sia ecologicamente che economicamente. In questa direzione si muoverà l’azione dell’Amministrazione, richiedendo sempre più fondi per lo studio ed il monitoraggio delle ZSC e ZPS presenti sul territorio comunale ma anche per tutte quelle del Piano di Gestione Monti Peloritani per valutare pienamente anche gli effetti cumulativi degli interventi e le azioni di compensazione ecologica preventiva attivabili/attivate”.

“In collaborazione con l’Assessorato ai Lavori Pubblici si incentiverà e sosterrà – rammenta inoltre – il percorso virtuoso per la completa implementazione delle attività dei CAM e degli acquisti verdi, Green Public Procurement (GPP) e con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione e Manutenzione del verde per l’applicazione dei 2 recentissimi CAM per le mense scolastiche ed il verde urbano. Una ulteriore attività di grande rilevanza, attestata anche dalla soddisfazione dell’Assessore Regionale Alberto Pierobon nell’ultima visita dello scorso febbraio 2020, riguarda l’avanzamento dello stato di attuazione del progetto Mise del piede dell’ex discarica di Portella Arena, importante intervento di mitigazione del danno ambientale in vista della futura messa in sicurezza dell’intera area. Rammentiamo che Portella Arena, ex discarica che esiste dal 1972, quando fu creata per decreto prefettizio, è situata tra due torrenti, Pace e Ciaramita, occupando decine di ettari dove si trovano abbancati i rifiuti prodotti dalla Città di Messina e da altre Città della Provincia nei decenni scorsi. Durante la fase di attuazione del progetto MISE del piede della discarica, l’Amministrazione Comunale ha costantemente lavorato per il monitoraggio ambientale (il cui report preliminare è stato redatto appena un mese fa) finalizzato alla definitiva messa in sicurezza dell’intero sito che attualmente è la più grande ex discarica della Sicilia. È in corso di redazione anche un piano preliminare di caratterizzazione per meglio conoscere quei circa undici ettari, con un bacino imbrifero di 38 ettari e mezzo, che raccolgono le acque che vanno a confluire in discarica. Il passo successivo sarà la messa in sicurezza permanente per la quale sono necessari ingenti investimenti, difficili da quantificare perché il Piano di monitoraggio non è ancora ultimato”.

Musolino conclude sostenendo che “Le politiche ambientali sicuramente hanno giovato della strategia attuata dal Comune di Messina per la gestione del ciclo dei rifiuti, e con la nuova gestione del management della Messina Servizi Bene Comune spa, che ha comportato importanti e coraggiose scelte strategiche portando al raggiungimento della quota del 30 per cento della raccolta differenziata. Ciò ci ha consentito finalmente di uscire dalla black list dei Comuni siciliani inquinanti (dove capofila sono proprio le altre città metropolitane di Catania e Palermo) e attestarci tra i Comuni che stanno concretamente attuando una efficiente politica di gestione del ciclo dei rifiuti”.

 

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