di Michele Bruno – Molte sono state le persone accorse da tutta la Sicilia a Palermo per rispondere all’appello lanciato dal gruppo Facebook “No Beni Culturali alla Lega Nord – Musumeci dimettiti!” e protestare contro l’assegnazione dell’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana al leghista Alberto Samonà e chiedere la ritira della nomina.
Alle 18 i manifestanti si sono disposti in piazza del Parlamento, davanti all’Ars, a distanza di un metro gli uni dagli altri, rispettando tutte le misure di sicurezza previste, per dare il via all’evento e manifestare il proprio dissenso.
In maniera pittoresca e colorita, molti di loro hanno utilizzato pentole e stoviglie per fare rumore, altri invece portavano la coppola in testa e la bandiera siciliana. Gli interventi al microfono hanno definito le richieste e il significato della protesta. Erano tutte donne, provenienti da diverse parti della Sicilia, tuttavia in questi giorni avevano risposto all’appello anche artisti siciliani e tamburinari che hanno musicato la protesta, oltre a studenti delle scuole superiori. All’ingresso della piazza, gli organizzatori hanno posizionato un banchetto per raccogliere le firme per chiedere ai capigruppo dell’Ars di presentare una mozione di sfiducia al Governo Musumeci.
Il gruppo Facebook ideatore della manifestazione conta quasi 50 mila iscritti.
“Musumeci – affermano gli organizzatori – ha detto di noi che siamo una sparuta minoranza. Ma solo il gruppo Facebook conta un numero di iscritti pari ai voti che la Lega ha preso alle ultime elezioni regionali. Questo partito, che è contro la Sicilia per antonomasia, non ci rappresenta. E non ci sentiamo rappresentati neppure da Musumeci che l’ha accolto a braccia aperte nel governo e ha pure insultato i siciliani”.
“La protesta di oggi, ove ce ne fosse bisogno, è l’ennesima, plastica dimostrazione che la scelta di Musumeci di dare i Beni Culturali alla Lega va contro i desideri dei siciliani, che non riescono a digerire il fatto che l’assessorato che più caratterizza l’identità del nostro popolo sia andato a chi ha sempre bistrattato la Sicilia e i suoi abitanti”. A dirlo il capogruppo del M5S all’Ars, Giorgio Pasqua, commentando la manifestazione.
“Non ci venga a dire Musumeci – afferma Pasqua – che oggi in piazza c’era una sparuta minoranza con problemi personali. Quello di oggi è uno spontaneo moto di protesta contro una scelta oggettivamente inaccettabile, che rappresenta uno dei tanti motivi per cui chiederemo all’Ars di dare il benservito al presidente della Regione”.
“Samonà? Ha già vinto l’Oscar dell’ incoerenza – ha rincarato Pasqua – Oggi in piazza contro il governo Conte, secondo quanto riportato dalla stampa, avrebbe dichiarato che un governo deve ascoltare i cittadini. Giusto, giustissimo. Ci dica allora perché questo vada bene per l’esecutivo nazionale e non per il suo governo, con Musumeci che può tranquillamente rimanere sordo alle proteste della piazza. Per il contestato assessore, cominciare con un autogol non è certo di buon auspicio”.
L’assessore regionale ai Beni culturali della Sicilia, il giornalista leghista Alberto Samonà, ieri, commentando la notizia della manifestazione, aveva detto “Se la critica si trasforma in proposta ben venga, quando si passa all’insulto non si può che non rispondere“.
“Al di là degli slogan – aggiunge Samonà – poi bisogna andare a guardare gli atti concreti di una terra che vuole ripartire anche dalla cultura e dai beni culturali”.