di Fra Pè – Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, tenutosi nella mattinata di venerdì scorso 22 maggio, in videoconferenza, ha messo a punto le proposte (votate all’unanimità), che saranno portate al vaglio del prossimo Consiglio Federale, in ordine ai meccanismi di conclusione dei campionati nazionali e regionali, per la necessaria ratifica. L’orientamento della LND è la cristallizzazione delle classifiche al momento dell’interruzione del campionato, prevedendo in questo modo la promozione della prima classificata di ciascun girone e la retrocessione dell’ultima.
Alla luce di questa decisione che il massimo organismo federale vaglierà nei prossimi giorni per dare l’ufficialità delle promosse e delle retrocesse, abbiamo contattato l’allenatore dell’Asd San Fratello Antonio Reale.
Mister, certamente la decisione della LND non piacerà alle seconde o alle ultime in classifica in maniera particolare a coloro che erano distanti solamente un punto.
Per quanto ci riguarda sino all’interruzione del campionato noi eravamo a +4 dalla Sfarandina seconda e dalle terze a pari punti l’Aquila e la Futura. Squadre di un certo livello che sicuramente potevano dire di più e che comunque abbiamo battuto negli scontri diretti, anche se al momento dello stop noi dovevamo andare a Castel’Umberto per giocare proprio contro la Sfarandina già battuta nella gara disputata in casa. Mi piacerebbe rigiocare nuovamente contro loro, è stato un bel campionato… peccato!
Credo che sia giusto che gli altri credessero di vincere il campionato.
Per carità! è giustissimo. Se i è loro desiderio vincerlo a maggior ragione noi che al momento dello stop venivamo da nove vittorie consecutive, con una difesa la seconda del campionato che da dicembre in poi ha preso pochissimi gol. Con la fame di vittoria che avevamo difficilmente i miei ragazzi avrebbero mollato.
È giusto lo stop del calcio dilettantistico?
Continuare a giocare non aveva senso e credo che per queste categorie non ha molto senso il proseguo dei campionati, era giusto lo stop e la conclusione. Innanzitutto bisogna salvaguardare la vita delle persone. Una cosa è certa, non avevamo e non abbiamo paura di continuare a giocare, il problema sarebbe stato per gli altri e non per noi (sorride) . I numeri parlano chiaro: 58 reti fatte 18 subite, e quarti di finale di Coppa Sicilia conquistati.
All’inizio del campionato il San Fratello ha stentato un po’…
All’inizio ho commesso qualche errore, ma sapevo della potenzialità della rosa che la società mi aveva messo a disposizione. Non è stato facile amalgamare ventiquattro ragazzi: 18 sanfratellani e 6 provenienti da fuori tra cui uno da Palermo, Versaci. Si veniva da un anno particolare, il San Fratello si era salvato in extremis all’ultima giornata: la morte del dirigente, signor Salvatore Cortese, le dimissioni dell’allenatore, giocare fuori casa per un certo periodo perché il campo sportivo era inagibile… sono stati tutti fattori che hanno contribuito nel cammino di questi ragazzi.
All’inizio non ti sono state risparmiate critiche
Quelle non mancano mai. Ripeto ho commesso qualche errore, ma tu che sei sanfratellano come me, sai che noi non molliamo mai. La tenacia, la caparbietà e il senso di appartenenza al nostro piccolo centro, la nostra San Fratello, sono i requisiti che ci hanno spinto a fare l’impresa che abbiamo concluso non come volevamo… ma non certamente per colpa nostra.
Questa squadra è il risultato dei requisiti che tu hai menzionato.
Sfido chiunque ad andare ad allenarsi la sera d’inverno con la neve e ghiaccio a Cesarò e giocarci per gran parte del campionato perché il Gagliani era occupato dai container. Questa squadra è il risultato dei sacrifici e delle battaglie di tanti giovani guidati dal mister Carmelo Emanuele che ringrazio sempre per ciò che ha fatto e farà per il calcio. Se noi oggi abbiamo la possibilità di ritornare in promozione dopo dieci anni, proprio nel decimo anniversario dalla frana che interruppe lo sport a San Fratello, lo dobbiamo a quel gruppo di giovani sanfratellani e tutti coloro che hanno collaborato affinché tutto questo avvenisse
Una delle poche critiche che ti sono state mosse è quella di avere una squadra composta da gente che viene da fuori
Se si vuole proseguire e fare bene è indispensabile avere degli innesti che purtroppo in loco non trovi. I giocatori che abbiamo preso sono tutti dei bravi ragazzi che fanno da chioccia ai tanti giovanissimi del luogo. Non scordiamoci che i giocatori sanfratellani a parte Calabrese, Carbonetto, Cortese e forse qualche altro, la stramaggioranza non avevano molta esperienza perché provenienti dalla terza categoria.
A proposito di giovanissimi, quest’anno sono stai tanti i ragazzi lanciati nella mischia.
Sto godendo del lavoro fatto dagli altri in questi anni, ho citato Emanuele, ma non dimentico Ciro Mancuso e Delfio Bellitto che continua a lavorare con i più giovani. Ho impiegato diversi ragazzini e diversi hanno giocato titolari: Emanuele, Marino, Carroccetto, Crimaldi e tantissimi altri. L’ultimo è proprio un ragazzino di 16 anni, Salvatore Nicosia. Ma questi ragazzi senza l’aiuto e l’esempio dei più grandi come Bontempo, Cortese, Naro, Drago, Rakipi, Margò, Morello e ovviamente Calabrese, tutta gente che considero campioni dentro e fuori dal campo non avrebbero dato quello che hanno saputo dare. senza poi dimenticare altri già citati come Carbonetto, Versaci, Mangione, il silenzioso Salanitro…
Torniamo alle difficoltà iniziali, a dicembre avete incontrato la Nasitana e avete subito la terza sconfitta, da quella gara non avete più sbagliato.
Il ritorno di Benedetto Mangione l’acquisto di Rakipi, il trasferimento di Margò a centrocampo orfano di Cortese infortunato e la consapevolezza di essere gruppo, ha permesso di proseguire in un percorso che gara dopo gara ci ha visti crescere.
Pensando al prossimo anno probabilmente in Promozione, ci vorrà un bomber visto l’età anagrafica di Calabrese.
Stiamo parlando di un uomo che si allena sempre e che ama il calcio e la maglia che indossa. Quest’anno ha vinto come è successo parecchie volte nella sua carriera il titolo di capocannoniere realizzando 20 gol. Certo a 44 anni non si può pretendere che giochi tutte le gare per tutti i 90’ ma sono sicuro che dirà la sua e come sempre con autorevolezza. per il resto si vedrà.
La vittoria non è mai frutto di una singola persona, credo che dietro a questo successo ci sia dietro oltre i ragazzi e il tuo lavoro il sapersi relazionare con la società.
Quest’anno ho la fortuna di avere accanto persone che mi hanno sempre dato la possibilità di lavorare in totale libertà. Si è lavorato in perfetta sinergia con il presidente Di Bartolo, con il vice presidente Salvatore Manasseri e con tutti gli altri che ringrazio ad uno ad uno. Così come ringrazio i nostri meravigliosi tifosi che non ci hanno mai abbandonati, gli sponsor e tutti coloro che ci hanno sostenuto. Un grazie va a Sara Caprino, Angela Genovese e Cettina Calì e ai dirigenti degli anni scorsi. Ringrazio gli organi di stampa in maniera particolare te, Fra Giuseppe, che hai scritto del tuo amato San Fratello tutte le domeniche e con te ringrazio MessinaOra per gli spazi che offre per promuovere e far conoscere la nostra comunità. Ringrazio tutta la cittadinanza, l’amministrazione Comunale i oggi ma nache quelle che si sono succedute in questi anni, il sindaco Dott. Sidoti e tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione. Il calcio ci unisce e se andiamo in Promozionecosì come si prospetta, la vittoria è di tutti i sanfratellani, dico tutti anche quelli che non vivono più per svariate ragioni in questo meraviglioso paese.
Tu in Promozione ci sarai?
Ci saremo tutti, perché c’è bisogno di tutti.