di Michele Bruno – Lo scorso 18 Maggio, in una nota congiunta, l’Assessore con delega alla Protezione Civile del Comune di Messina, Massimiliano Minutoli, e il Vice Sindaco della Giunta De Luca, Salvatore Mondello, hanno dichiarato la propria soddisfazione poiché, come riportano
“il Commissario per il Governo contro il dissesto idrogeologico della Regione Sicilia, ha notificato il Decreto di finanziamento relativo al progetto di risanamento costiero e difesa dell’erosione, nel tratto S. Margherita – Galati Marina. Tale importante atto, mette fine ad una questione annosa, che ha creato notevoli disagi alla comunità residente, che a seguito di mareggiate ed avverse condizioni meteo, ha visto progressivamente ridursi il litorale, con conseguenze facilmente intuibili.”
Fanno sapere, che a loro avviso “L’intervento finanziato, rappresenta un passo importante per la risoluzione del problema, che l’Amministrazione ha seguito e curato fin dall’insediamento, attraverso una specifica programmazione di interventi ed una costante attività di monitoraggio. Sarà possibile infatti arginare efficacemente il fenomeno erosivo, in vista dei lavori definitivi di posizionamento dei pennelli di contenimento, il cui progetto potrebbe vedere la luce presumibilmente entro l’anno .”
Concludono “ Si ringrazia il Commissario straordinario dott. Maurizio Croce per la proficua sinergia”.
Il Comitato “Salviamo Galati Marina” “che – precisa – ha continuato ad interloquire, fino a qualche giorno fa con il dott. Maurizio Croce, è sicuramente soddisfatto di questo traguardo raggiunto, ma ancora non possiamo scrivere la parola fine.”
Così incalzano dal Comitato “Con la realizzazione dell’intervento di rifiroritura della barriera già esistente, conclusosi in questi giorni, Galati Marina non si sente ancora in sicurezza, visti i danni subiti, nonostante i precedenti interventi rivelatisi poco efficienti e fuori tempo, pertanto ci auguriamo ed abbiamo chiesto che l’avvio dei lavori definitivi, per la costruzione dei pennelli, avvenga nel più breve tempo possibile, nello specifico, prima dell’arrivo delle mareggiate autunnali di Settembre.
Già da tempo sulle nostre pagine raccontiamo il problema e abbiamo più volte riportato gli appelli e le richieste del Comitato. Il 27 Marzo scorso, durante l’emergenza Covid 19, gli abitanti di Galati hanno rischiato di perdere la vita e le case a causa di fortissime mareggiate.
Il Presidente del Comitato, Dott.ssa Giulia Ingegneri, spiegava che “Già in data 20 Dicembre il Comitato Salviamo Galati Marina ha inviato una richiesta tramite pec all’attenzione del Sindaco Cateno De Luca, nella quale si sollecita la messa in sicurezza.
Ci è stato risposto il 17 Febbraio che si stavano attivando per una rifioritura e rafforzamento della barriera esistente. Che fine hanno fatto questi progetti?
Qui ci sono delle grossissime responsabilità ed oggi non sappiamo più che fare. Restiamo in casa per proteggerci dal Corona virus e rischiamo di morire per colpa del mare!”
Solo a mareggiate già avvenute il Comune aveva inviato delle ruspe per realizzare una montagna di sabbia. Si trattava di un intervento tardivo, perché come spiegatoci a suo tempo dal Comitato basterebbe predisporre prima di ogni mareggiata i così detti sacchi di sabbia. La situazione poteva essere infatti ampiamente prevista, dal momento che sempre secondo il Comitato “la Protezione Civile Regionale in un bollettino meteo aveva definito il rischio idrogeologico a Messina e nelle zone di Galati” (qua anche il bollettino del 26 marzo). Va considerato inoltre che il problema potrebbe interessare presto anche altre zone come Mili.
Come se non bastasse, ad Aprile si verifica la stessa identica situazione, con una nuova mareggiata, e questo veniva riportato da un servizio del tg regionale di Rai3 (anche in questo caso abbiamo raccontato i fatti, basta cliccare qui per leggere). Dopo c’è stata l’approvazione della delibera della Regione Sicilia per il progetto di salvaguardia della costa di Galati, per un importo di 3 milioni e mezzo di euro. A seguito dell’approvazione, si prevede che finalmente verrà posta una barriera costituita da pennelli, a sostituire la vecchia barriera radente, ormai inutilizzabile, come più volte ribadito dal Comitato Salviamo Galati Marina.
I finanziamenti di oggi infatti sono previsti dal Patto per il Sud, piano nazionale su cui il lavoro dei parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana si è potuto avvalere. Questo era un momento da tempo atteso, e i ritardi nell’approvazione di questa delibera non sono tanto da addebitare all’Ars, quanto alla mancata predisposizione e invio dei progetti necessari da parte del Comune, completata soltanto il 3 Aprile scorso. E’ quanto ci spiegano dal Comitato. Il 10 Aprile era pubblicata invece un’ordinanza sindacale per rafforzare la barriera esistente, “ma dopo 6 giorni – denunciava Ingegneri allora – siamo ai lavori preparatori”.
Per di più, molti abitanti che hanno cercato ad Aprile di riparare la barriera esistente in maniera autonoma, in mancanza di provvedimenti dell’Amministrazione, si sono visti persino indirizzare delle multe.
“Se entro Maggio si dovesse arrivare alla messa in sicurezza, a Settembre, intervenendo con l’attuale ritmo, cioè con una generale carenza di manutenzione, saremo allo stesso punto di adesso. La barriera va infatti continuamente rimessa a punto”. Così ammoniva ad Aprile il Presidente Ingegneri. L’intervento di rifioritura della barriera è stato completato di fatto il 13 maggio. In vista di Settembre “dovrebbe bastare la rifioritura della barriera – ammette Ingegneri – ma ho i miei dubbi, visto la sommaria progettazione in passato, a meno che non sia cambiato qualcosa nel litorale che potrebbe tornare in nostro favore”. Chiarisce poi che “A Settembre il lavoro dei pennelli potrebbe essere avviato, ma non concluso” quindi comprendiamo che solo la tenuta della barriera ed eventuali interventi tampone potranno impedire nuovi danni.
“Adesso – sostiene Ingegneri – la situazione che grava sul paese riguarda: cittadini che hanno subito denunce anche prive di fondamento, ordini di evacuazione dalle proprie abitazioni, una spiaggia ormai non fruibile con accesso al mare negato… si è permesso – spiega – che la situazione arrivasse ad un punto di non ritorno mentre i cittadini chiedevano ripetutamente aiuto e nessuno ha messo in atto interventi preventivi e di protezione civile.” Inoltre aggiunge “la mareggiata della notte del 25/26 marzo ha portato montagne di sabbia all’interno delle proprietà, che dovrebbe essere cura dell’amministrazione rimuovere tempestivamente, anche perché i cittadini dovrebbero affrontare ulteriori spese oltre i danni subiti”.
Insomma, se dobbiamo dar credito a quanto denunciato finora dai cittadini galatesi riuniti nel Comitato, e da quanto raccolto in questa ricostruzione, è davvero difficile essere d’accordo con gli esponenti della Giunta De Luca, laddove, citiamo, parla di una “specifica programmazione di interventi ed una costante attività di monitoraggio”. Si stenta davvero a riscontrarla nei fatti e negli effettivi risultati. Ci auguriamo che il lavoro dell’Ars e gli stanziamenti nazionali risolvano definitivamente la questione.