di Michele Bruno – “Prosegue, di giorno in giorno, la distribuzione da parte della Regione Siciliana di dispositivi di protezione individuale e apparecchi sanitari. Dal primo marzo a ieri, sono stati consegnati (a strutture sanitarie, case di riposo per anziani, residenze sanitarie assistite, Comuni, Prefetture, Forze dell’Ordine, Esercito, ex Province, carceri, dipartimenti regionali, Confcommercio e Confesercenti) oltre 14 milioni e mezzo di pezzi”. A comunicarlo è la Presidenza della Regione Sicilia.
“In particolare – prosegue la nota inviata – attraverso la Protezione civile della presidenza della Regione sono stati distribuiti: quasi nove milioni di mascherine (chirurgiche, ffp2, Ffp3 e M95); tre milioni e ottocentomila guanti; un milione e trecentomila dispositivi tra camici, calzari, tute e cuffie. Tra gli altri materiali distribuiti anche 53mila tra occhiali e visiere, oltre 373 mila tamponi e kit diagnostici e 60 mila apparecchi sanitari. I dpi e il materiale consegnato proviene da acquisti diretti della Regione e della Protezione civile nazionale, oltre che da donazioni di privati”.
Oggi intanto l’assessorato regionale alla Salute, guidato da Ruggero Razza, ha chiarito, in merito all’utilizzo della mascherina previsto dall’ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione che “L’uso della mascherina, oltre che un dispositivo di protezione personale, è un segno di rispetto per le persone che ci circondano. Portarla sempre con sé, anche nei luoghi all’aperto, e indossarla quando non si può garantire una distanza interpersonale idonea a proteggere dal rischio del contagio, è un obbligo”. Questo è servito a fugare i dubbi sorti riguardo all’obbligo previsto, che molti ritenevano valido in ogni caso.
In particolare, viene sottolineato che l’impiego della mascherina è previsto nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico: ad esempio nei mercati, strade affollate o in qualsiasi spazio in cui – così come si legge anche all’art. 3 Dpcm del 17 maggio – “non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza” interpersonale. A titolo esemplificativo, va quindi specificato, che qualora un cittadino si trovasse per strada da solo o comunque ben distanziato da altri soggetti, l’uso del dispositivo di protezione non è obbligatorio, ma resta l’obbligo di averlo sempre con sé.
Come è noto l’ordinanza rileva inoltre che “per coloro che svolgono attività motoria non è obbligatorio l’uso di mascherina o copertura durante l’attività fisica stessa, mantenendo il distanziamento di metri due, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività medesima“: ovviamente qualora si rendesse necessario. Va infine ricordato che l’utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei sei anni e per le persone con forme di disabilità che ne rendano incompatibile l’uso.