“Noi faremo una proposta di legge per chiedere di istituire la Giornata dell’Europa in Italia, una Festa nazionale e non un giorno di vacanza o di non lavoro, una giornata da dedicare con attenzione, nelle scuole e non solo, a quello che l’Europa rappresenta in termini di Stato di diritto e democrazia e di solidarieta’ dal punto vista finanziario e macroeconomici”. E’ la proposta di Piu’ Europa, spiegata da Benedetto Dellla Vedova, durante una conferenza stampa via social, assieme ad Emma BONINO “per lanciare 5 petizioni per una maggiore integrazione europea” in occasione della Festa dell’Europa..
La proposta verra’ lanciata durante una diretta via web alle 16, durante la quale Piu’ Europa presentera’ le 5 petizioni “per cinque segmenti ulteriori di integrazione europea”: tra queste, una petizione per una difesa comune europea (“qualcosa si sta gia’ facendo ma troppo lentamente”, sottolinea Della Vedova), una gestione europea dell’emergenza sanitaria e norme che impediscano la concorrenza sleale tra i Paesi dell’Unione.
Della Vedova aggiunge: “Sono proposte per un passo in avanti, noi siamo stati, siamo e saremo federalisti, vogliamo un’Unione politica sempre piu’ coesa con un ruolo sempre piu’ decisivo del Parlamento europeo. In questo momento di crisi bisogna scegliere: l’approdo per noi e’ una maggiore integrazione con i tempi e la volonta’ politica che sono necessari”.
Durante il collegamento Emma BONINO si presenta con una bandiera da lei cucita e spiega: “Io mi sono costruita una bandiera che mette insieme la bandiera italiana e quella europea. Il messaggio e’ che per un’Italia che resiste l’Europa e’ indispensabile, l’Euoropa e’ stata e sara’ la nostra ciambella di salvataggio e non c’e’ contrapposizione tra queste due entita’. Bisogna solo smetterla di raccontare fregnacce e creare delle sinergie, non degli inutili scontri”. BONINO conclude: “Oggi, se non ci fosse l’Unione europea saremmo gia’ a a gambe all’aria e tutto quello che avviene di confuso e contorto ha a che vedere solo con una situazione di fragilità’ italiana. E’ come se avessimo come sport quello di farci del male”. (Mar/ Dire)