di Luana Spanò – I sindaci delle isole minori stanno discutendo la possibilità di far accedere alle isole solo dopo aver effettuato il test sierologico. Nella diretta odierna il Sindaco delle Egadi Giuseppe Pagoto ha dichiarato: “Questa è una battaglia che stiamo facendo a costo di rinviare l’apertura e possibilità di arrivare sulle isole. Essendo territori a contagi zero vorremmo cercare di resistere. Preservare ancora il nostro territorio ci permetterebbe di non sottostare a successive e possibili limitazioni. Stiamo cercando di organizzare un servizio di screening prima dell’accesso”.
Tutto questo a tre giorni dell’inizio della fase due in tutta Italia. Non sono chiare le modalità e i tempi che i sindaci delle isole minori vorrebbero attuare per effettuare il test.
Pagoto accenna l’ipotesi di stabilire una data di inizio attività turistica.
Il Sindaco di Santa Marina Salina Domenico Arabia, che ricordiamo, ha gestito l’emergenza Covid sul proprio territorio, l’unico alle Eolie che ha contato sei casi di positività, applicando misure che hanno isolato efficacemente il processo dei contagi, non sembra dello stesso avviso: “Bisogna ripartire e le piccole aperture concesse a livello nazionale e regionale ci aiutano in questo, queste decisioni sono supportate da persone che sicuramente sanno molto più di noi in materia di virus e contagi, per questa ragione bisogna rispettare ciò che ci viene chiesto e soprattutto abbiamo la responsabilità di non bloccare ulteriormente queste aperture. Anch’io ho paura. La paura deve servire a tenere alta la guardia, ma non deve travolgerci. Non condivido l’idea di accedere alle Eolie dopo aver effettuato il tampone, per il semplice fatto che non è concretamente attuabile. I protocolli al momento prevedono che i tamponi vengano effettuati solo a chi ha sintomi concreti o a chi è venuto a contatto con casi di positività. Inoltre, è tangibile la difficoltà di avere in breve tempo i risultati, mentre i test sierologici per avere effettiva validità sarebbe bene accompagnarli sempre ad un tampone.
Inoltre, non condivido la strategia marketing di promuoversi come territori Covid free. Ricordiamoci che questo territorio ha subito casi di Covid e che c’è stato anche un deceduto. Tutta l’Italia combatte contro questo virus; bisogna conviverci attuando i protocolli sanitari, distanziamento sociale, immaginare percorsi differenziati agli imbarchi e sbarchi. Imporre un test o tampone, non credo sia una soluzione fattibile. La sicurezza non può essere data da questi due strumenti. Bisogna attuare le norme di sicurezza attuali e in fase di scrittura da parte del governo e soprattutto bisogna reinventarsi e trovare soluzioni concrete.
La nostra battaglia noi l’abbiamo vinta isolando efficacemente tutti i casi di positività al virus e adesso siamo pronti a ripartire. Se lo stato concede delle piccole riaperture è perché si è reso conto che le nostre aziende non possono più permettersi di restare chiuse”.
Rimandata invece a domani la diretta del sindaco di Lipari Marco Giorgianni.