Continua l’odissea dei lavoratori ex Gicap, oggi transitati con Like Sicilia-ILS. Un anno fa, in occasione del passaggio di azienda, avevano sottoscritto delle conciliazioni individuali rinunciando ad una parte del salario e ad avere riconosciuto una parte economica pregressa ancora da percepire dal gruppo Gicap pur di avere garantita l’occupazione con l’azienda subentrante.
«Ad oggi – denuncia la Fisascat Cisl di Messina attraverso il suo segretario generale, Salvatore D’Agostino – questi lavoratori hanno ricevuto solo il 25% delle spettanze arretrate e dopo quasi un anno, per le solite lungaggini burocratiche dovute alla situazione fallimentare della Gicap, non hanno ancora ricevuto il restante 75%».
E quasi a suonare come beffa, si sono visti recapitare in questi giorni i loro modelli di Certificazione Unica Fiscale per l’anno 2019 da parte della Gicap con la totalità del reddito lordo complessivo, cioè anche con il 75% di quegli importi ancora da percepire.
«Una situazione – continua D’Agostino – che si aggiunge al malcontento degli stessi lavoratori che lamentano atteggiamenti discriminante della società, non ultimo, il goffo tentativo di somigliare ad altri grandi gruppi della grande distribuzione, distribuendo dei buoni spesa ai dipendenti ma escludendo chi, in un momento di grande sacrificio per la pandemia in corso, si trovava per alcuni giorni in malattia o ad assistere delle persone con disabilità».
La Fisascat Cisl chiederà alla Gicap di correggere i Cud dei lavoratori entro il 30 aprile così che non siano penalizzati né nella dichiarazione dei redditi del 2020 né per eventuali prestazioni sociali collegate all’Isee negli anni futuri.