“Il numero e l’orario delle corse tra Messina e Villa San Giovanni sono stabiliti da atti formali della Pubblica Amministrazione cui noi ci limitiamo a ottemperare”.
Caronte & Tourist ha risposto cosi’ a una lettera con cui UIL lamenta nuovamente disservizi e disagi per i pendolari dello Stretto.
“Abbiamo deciso senza nessun obbligo né giuridico né in ragione di accordi – precisa C&T in una nota – di tenere una delle nostre navi in servizio sulla tratta Rada San Francesco/Villa San Giovanni e viceversa per 16 ore al giorno, con capacità di prestazione pari a 12 corse A/R. Sono gli Enti preposti ad autorizzarci a compierne solo cinque e in orari determinati. Ribadiamo dunque di essere destinatari dei provvedimenti delle Autorità preposte e di non esserci sottratti dal farci cassa di risonanza verso di esse dei problemi logistici evidenziatici dai tanti pendolari che quotidianamente patiscono obiettivi disagi”.
Da qualche giorno – lo ricordiamo – C&T opera nello Stretto una quinta corsa (con partenza da Rada San Francesco alle 15,20 e ritorno da Villa San Giovanni alle 16) aggiuntiva rispetto alle quattro gia’ a regime. Sono dunque al momento dieci i passaggi andata e ritorno che Caronte garantisce.
“L’opinione che noi si possa disporre discrezionalmente ampliamenti o modifiche nella schedulazione del servizio – dice C&T nella propria replica alla nota sindacale – poggia anche su un equivoco indotto da errori formali come quello nel quale anche le organizzazioni sindacali (certamente in buona fede) continuano a incorrere indirizzando – ad esempio – a noi direttamente e solo per conoscenza alle Autorita’ preposte titolari di capacità decisionale, lettere e memorandum.
“Noi – conclude C&T – abbiamo a cuore le legittime e giustificate lamentele della platea autorizzata al traghettamento; non abbiamo mai rinunciato a declinare la nostra interpretazione di responsabilità sociale d’impresa; ci troviamo dunque sul tema dalla stessa parte delle organizzazioni sindacali”.